Lazio, Delio Rossi: “Patric più dominante di Romagnoli. Lotito? Ricordo..."

Ai microfoni di New Sound Level con Francesco Scarcelli, è intervenuto Delio Rossi per raccontare il suo rapporto con la Lazio, sin dai primi momenti in cui è arrivato nella Capitale. Nel corso della trasmissione poi, il tecnico si è soffermato anche sul lavoro di Sarri e sulla squadra in generale. Queste le parole: “Io personalmente ho allenato 20 anni di fila, certe volte è andata bene altre un po’ meno. Sono affezionato a tutti gli ambienti, ma la Lazio occupa un posto speciale. Tutt’ora vivo a Roma e mi trovo molto bene, lo dico sempre che sono più stimato adesso che non l’alleno più rispetto a prima quando l’allenavo. La prima volta che sono venuto qui mi hanno ricordato che la cosa più importante è il campionato, ma soprattutto che ci sono due squadre: la Lazio e l’altra. È importante il derby, altra cosa che mi hanno sempre detto è 'se lei si comporterà bene con la Lazio poi gli si vorrà bene per tutta la vita'. In effetti, è stato così”
SARRI - “Ha i il suo modo di intendere il calcio. Certi giocatori sono più adatti per il suo gioco, ma non significa che siano i migliori in assoluto. A me piace perché è un allenatore sotto questo punto di vista “maestro”. Basta vedere la trasformazione che ha fatto con Lazzari, ha lavorato sulle sue carenze. Nel calcio di oggi manca la cura nel miglioramento del singolo, vedo che certi giocatori giocando ogni tre giorni non riescono a crescere in questo senso. Si vedono le qualità, ma poi hanno sempre gli stessi difetti. Questo è importante e con Lazzari, Sarri ha fatto un grande lavoro però con altri non è stato un lavoro così certosino”
LOTITO - “Io devo dirgli sempre grazie perché mi ha portato a Roma da allenatore quasi sconosciuto dandomi l’opportunità di mettermi in mostra con una grande squadra e in una grande piazza. Come l’ho conosciuto io, la sua più grande preoccupazione era la gestione dei conti. Da questi si doveva sempre ottenere il massimo utile col minimo esborso. La componente tecnica era legata sempre al fattore economico”
MANCANZE - “Il mio modo di intendere il calcio è abbastanza simile a quello di Sarri. Secondo me in una squadra di calcio la differenza la fa l’asse centrale, la Lazio in questo caso non ha i migliori giocatori a disposizione. Gli manca un centrocampista con certe qualità, manca un Leiva giovane e non è facile trovarlo. Manca anche un difensore centrale dominante, pure l’alternativa a Immobile. Romagnoli? Se lo vedo giocare con Patric, quest’ultimo è più dominante”.
Pubblicato il 21/09