Lazio Women, Carolina Morace e la progettazione di un sogno chiamato Serie A

La coach è arrivata nella Capitale a inizio febbraio al posto Ashraf Seleman riuscendo a migliorare i difetti della squadra fino a portarla in Serie A
01.06.2021 13:00 di Tommaso Marsili Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it - Tommaso Marsili
Lazio Women, Carolina Morace e la progettazione di un sogno chiamato Serie A
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Carolina Morace c'è riuscita! Ha portato la Lazio Women in Serie A dopo anni passati nelle serie minori. Non è stato facile il lavoro della coach, arrivata a campionato in corsa dopo che con Seleman i risultati faticavano ad arrivare. Il mister aveva quasi raggiunto la promozione lo scorso anno, poi il Covid e l'algoritmo hanno scelto di non far qualificare la squadra capitolina. In questa stagione si pensava le cose potessero andare bene, ma inizialmente così non è stato: in 14 gare disputate sono arrivate 6 vittorie, 7 pareggi e 1 sconfitta (1.8 punti in media a gara). Tanti gol fatti, sì (36), ma anche tanti subiti (15). L'atteggiamento della squadra, in particolare, è stato uno dei motivi che ha portato il presidente Lotito a prendere una decisione drastica: il cambio della guardia in panchina. Serviva un profilo internazionale, vincente, vicino al movimento del calcio femminile, capace di infondere mentalità e concetti tattici, ma anche che conoscesse l'ambiente e sapesse cosa significasse vincere con la maglia biancoceleste. Chi meglio di Carolina Morace?! Dopo 23 anni l'ex calciatrice è tornata a Formello per dirigere la squadra dalla panchina con un compito ben preciso, riportarla tra le migliori in Italia. L'approccio non è stato dei più facili, come anche lei ha dichiarato, perché serviva trovare il giusto modo per far rendere le ragazze al meglio. Una volta trovato, la Lazio si è trasformata in una macchina da guerra inarrestabile. 

I NUMERI DELLA MORACE - L'avventura della coach in biancoceleste è stata tutta in crescendo. Si è insediata a inizio febbraio, quando si sarebbe dovuto affrontare il 15° turno del torneo, ed è stata capace di invertire quasi immediatamente la rotta del gruppo. Nelle 12 partite sulla panchina laziale (dalla 15^ giornata alla 26^) ha vinto 8 volte, pareggiato 4 e mai perso. Il lavoro meticoloso svolto sul campo dalla coach e da tutto il suo staff ha portato a un miglioramento esponenziale su tutte le zone del campo: 26 gol fatti e solo 6 subiti (7 sono i cleen sheet). La media punti è da Serie A: da quando Carolina Morace è in panchina, le laziali hanno raccolto 2.3 punti a partita di media. Se avessero avuto questo ruolino di marcia per tutta la stagione avrebbero raccolto circa 60 punti che gli avrebbe consegnato il primato in Serie B anzitempo, ma questo punteggio non sarebbe stato secondo a quello di molte squadre che militano già nel campionato cadetto. Al termine della stagione la Lazio ha chiuso in testa alla classifica con 54 punti totali, avendo il miglior attacco e la migliore difesa, essendo la squadra che ha vinto più in casa e fuori ed essendo la squadra con in rosa la capocannoniera del torneo. Un'annata da incoronare.

MENTALITA' E TEMPERAMENTO - La Morace, oltre ad infondere dettami tecnici fondamentali, ha insegnato alle ragazze forse l'insegnamento più importante: essere un gruppo unito. Le biancocelesti hanno dimostrato di non abbattersi davanti le prime difficoltà, anzi hanno continuato a combattere con tenacia, riuscendo a compattarsi e riprendersi ciò che lo scorso anno la matematica gli aveva tolto. Carolina ha infuso coraggio e confidenza alle proprie giocatrici perché con la maglia biancoceleste in campo non bisogna avere paura di niente e di nessuno. 

PROGETTAZIONE - Con la Serie A in tasca, ora si parlerà con la dirigenza per programmare la prossima annata piena di stimoli. Il club ha sempre dimostrato grande volontà nel voler costruire una realtà solida e credibile nell'ambito del calcio femminile e il primo colpo di mercato a pochi giorni dalla chiusura della stagione ne è la prova. L'acquisto di Carolina Morace è stato un tassello importante per la crescita della società. Il bello inizia ora e con la coach in panchina sembra tutto più facile.