Rocchi nella Hall of Fame degli arbitri: "Il primo Roma-Lazio tappa importante della mia carriera"

Importante riconoscimento per Gianluca Rocchi che è entrato nella Hall of Fame degli arbitri raggiungendo molti colleghi illustri come Luigi Agnolin, Paolo Casarin, Pierluigi Collina, Roberto Rosetti e Nicola Rizzoli. Queste le sue parole riportate sul sito della Figc.
“Sono contentissimo e orgoglioso di ricevere questo premio, non avrei mai immaginato di poter entrare nella ‘Hall of Fame’. I nomi dei premiati che mi hanno preceduto rendono l’idea dell’importanza di questo riconoscimento, ognuno di questi grandi arbitri ha fatto a suo modo la storia. Ognuno con la sua personalità, ognuno con il suo stile. Perché non esiste un arbitro uguale ad un altro".
PASSIONE - "Sicuramente bisogna fare tanti sacrifici, ma le soddisfazioni sono tantissime. Ogni volta che fischi l’inizio di una partita, che sia un match di Promozione o la finale del Mondiale, ti metti in gioco. E’ una sfida con se stessi. La personalità è fondamentale, ma si può formare con il tempo. Arbitrare è una droga, quando inizi non vuoi più smettere. Chi ha fatto l’arbitro resta arbitro tutta la vita".
CARRIERA - "Il primo Roma-Lazio del 2007 poi Spagna-Portogallo, la prima delle tre partite che ho diretto nel Mondiale russo, e la finale di Europa League del 2019 tra Chelsea e Arsenal, il massimo per un amante del calcio inglese come me. Non a caso ho deciso di lasciare come cimelio al Museo del Calcio la divisa che ho indossato quel giorno”.