Torino, Nkoulou contro Cairo: “Un uomo si giudica dalla sua parola”

Nicolas Nkoulou, centrale del Torino, è stato al centro di una spinosa questione di mercato. Ecco le sue parole sulla vicenda.
06.09.2019 13:25 di  Francesco Mattogno  Twitter:    vedi letture
Torino, Nkoulou contro Cairo: “Un uomo si giudica dalla sua parola”

La querelle tra il Torino è Nkoulou ha infiammato gli ultimi giorni del calciomercato granata. Il centrale camerunense, al centro di alcune trattative per il suo trasferimento, non se l'è sentita di scendere in campo né contro il Wolverhampton nel play-off di Europa Legaue, né nelle prime due giornate di campionato. Su di lui sembrava forte la Roma, aspramente criticata da Urbano Cairo per la “scorrettezza” con la quale Petrachi, ex ds del Toro, stava cercando di portare nella Capitale Nkoulou. Destabilizzando di conseguenza lo spogliatoio di Mazzari. Oggi ai microfoni de l'Equipe, l'ex difensore di Marsiglia e Lione è tornato a parlare. Ecco la sua versione dei fatti: “Sono un uomo leale, onesto e integro. In tutta la mia carriera nessun compagno, allenatore o dirigente ha mai messo in discussione la mia professionalità, né tantomeno la mia educazione. Un professionista deve informare il proprio datore di lavoro se non si trova nelle condizioni ottimali per svolgere il suo mestiere. Questo è quello che ho rispettosamente fatto con l'allenatore e i compagni di squadra". Poi il velato (nemmeno troppo) attacco a Cairo: “Per me un uomo si definisce dal rispetto, dalla sua parola. Sfortunatamente ho compreso che gli impegni sono difficili da mantenere, e ho preso atto che i dirigenti hanno rifiutato la mia partenza. Fedele ai miei principi, mi rimetto al lavoro senza che questi fatti mettano in pericolo la mia motivazione e la mia professionalità. Mi impegno a difendere i colori del Torino perché la sua storia e i suoi tifosi lo meritano".

LA RISPOSTA DI CAIRO - Non si è fatta attendere troppo al risposta del patron del Torino, Urbano Cairo. Ecco le sue parole riportate dall'Ansa: "Il caso Nkoulou si risolve con le scuse, non con un'intervista. Lui sa cosa deve fare rispetto al club, al tecnico e ai compagni. L'anno scorso c'era una richiesta del Siviglia e gli avevo detto che se questa estate avessimo ricevuto una offerta straordinaria ne avremmo parlato. Poi è saltata fuori la promessa dell'allora ds (Petrachi ndr) di cederlo già al termine della prima stagione, ma io non ne sapevo nulla. Quando l'ho riscattato gli avevo promesso che se si fosse prospettata la possibilità di cederlo, avrei ascoltato l'interlocutore. Ma l'offerta avrebbe dovuto essere congrua al suo valore, a maggior ragione se accettandola sarei andato a rinforzare un club concorrente a un prezzo che per me non è quello giusto" conclude Cairo senza mai citare direttamente la Roma.

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