Lazio, domani l'appello del caso tamponi: Lotito punta all'assoluzione
Domani ci sarà la seconda puntata del processo tamponi. Dopo il ricorso presentato sia dalla Lazio che dalla Procura Federale alla Corte d'Appello presieduta da Mario Luigi Torsello è stata fissata l'udienza per il 30 aprile. In primo grado è arrivata un'inibizione di 7 mesi per il presidente Claudio Lotito e di 12 mesi per i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia, mentre le richieste del Procuratore Chinè erano state di 13 mesi per il presidente e 16 per i medici, oltre a 200mila euro di multa alla società.
OBIETTIVO LAZIO - Prima della sentenza di primo grado in tanti avevano parlato di punizione pesante per la Lazio, arrivando addirittura a pronosticare punti di penalizzazione in classifica. In realtà però la penalizzazione non venne richiesta neanche dal procuratore federale Chinè. Il tribunale decise per le inibizioni, di fatto dimezzando le richieste. Secondo quanto riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, per l'appello Lotito punta all'assoluzione completa: il presidente è convinto di aver rispettato tutti i protocolli e non accetta il deferimento per lui e per i medici. Anche la Procura ha optato per il ricorso, ribadendo le richieste fatte in primo grado. Domani ci sarà il secondo round, probabilmente non l'ultimo (eventuale ricorso al Collegio di Garanzia del Coni), sicuramente un passaggio importante anche per gli equilibri in Lega.
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