Lazio, La Repubblica: "Tamponi, 'protocollo violato' e si temono le sanzioni Figc"

I casi dei tamponi di Lucas Leiva, Strakosha e Immobile che sono stati fermati dalla Uefa, ma che hanno giocato in campionato...
04.11.2020 08:15 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, La Repubblica: "Tamponi, 'protocollo violato' e si temono le sanzioni Figc"

RASSEGNA STAMPA - La Lazio è partita per San Pietroburgo per la terza sfida di Champions League del proprio girone senza Lucas Leiva, Immobile e Strakosha fermati dalla Uefa. I tre giocatori, però, erano risultati negativi al doppio tampone per le gare di campionato e i primi due avevano anche giocato a Torino. Questo articolo de La Repubblica a firma Giulio Cardone prova a fare il punto sulla situazione, ecco uno stralcio del pezzo:  "La procura federale ha aperto un'inchiesta per accertare se ci siano state violazioni del protocollo Figc finalizzato a contenere l'epidemia da Covid- 19: l'inchiesta nata « alla luce delle positività alterne di giocatori come Immobile, Leiva e Strakosha, disponibili per le gare di campionato (i primi due hanno giocato il secondo tempo a Torino, il portiere è rimasto in panchina, ndr) e fermati da presunte positività invece dall'Uefa » . Per chi viola il protocollo attraverso condotte illecite accertate e provate, le sanzioni vanno dalla classica ammenda ai punti di penalizzazione in classifica fino alla retrocessione. La Lazio si sente sicura perché «abbiamo sempre messo la salute dei calciatori al primo posto», ripete Ivo Pulcini, direttore sanitario del club. E perché venerdì Immobile era risultato negativo ai tamponi usati per il campionato. Contesta, la società biancoceleste, «la presunta positività » , appunto, dei calciatori che non sono partiti per la Russia, cioè lo stesso Immobile, Leiva e Strakosha. Per questo ieri c'è stato un lungo confronto con i medici dell'Uefa, che per i tamponi utilizza un laboratorio diverso da quello di alcune squadre di Serie A, tra cui la Lazio".

LIMITI  E GENI - L'articolo prosegue: "Sono tre casi "border line", esattamente come quello di Pereira, prima bloccato dall'Uefa alla vigilia della partita con il Bruges e poi lasciato partire perché il tampone "di controllo" aveva dato esito negativo. Per questo la Lazio ha sperato - fino a ieri sera - di poter utilizzare, in extremis, almeno Immobile e Leiva, risultati negativi a tre tamponi consecutivi utilizzati per il campionato. E i relativi documenti sono stati acquisiti dagli ispettori della Figc nel corso dei blitz a Formello della scorsa settimana, con particolare riferimento ai test di venerdì. La positività rilevata dall'Uefa si riferirebbe al gene N, la cui presenza isolata, senza gli altri due "geni-bersaglio" che il tampone è chiamato a identificare ( E e RdRP), può essere legata a precedenti infezioni o semplici affezioni rino-faringee, per esempio un raffreddore. Da qui la querelle tra la Lazio e l'Uefa. Nel caso di positivi acclarati ( Luis Alberto, Lazzari, Anderson), la società di Lotito aveva regolarmente avvertito la Asl di competenza ed emesso un comunicato ( senza citare i nomi dei giocatori, sabato scorso)".

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