Pedro e Anderson, ecco i cannonieri del ritiro. E ora Sarri li vuole più incisivi

Larghi sulle fasce, ma al centro della Lazio. Pedro e Felipe Anderson sono stati i cannonieri del ritiro della Lazio ad Auronzo di Cadore. Cinque firme per lo spagnolo: per una volta ha impugnato lo scettro di re Ciro. Quattro timbri per il brasiliano, ispiratissimo da falso nueve nella prima amichevole contro l'Auronzo, proprio con il forfait di Immobile. Sarri riparte da due certezze ai lati del tridente: la posizione è esterna ma entrambi hanno un posto tutt'altro che marginare nel gioco e nelle idee del tecnico biancoceleste.
Zaccagni è la terza opzione, prova a scalare le gerarchie. La stagione è lunga e ci sarà spazio per tutti. Si prevedono rotazioni di uomini ed energie, a maggior ragione con il calendario condizionato dallo stop invernale per il Mondiale. Al momento, riporta la rassegna stampa di Radiosei, l'ex Verona parte leggermente dietro ai compagni di reparto. Il girone di ritorno di Pedro è stato travagliato a causa dei problemi al polpaccio destro, ha sfruttato l'estate per ripresentarsi nella migliore forma fisica. La preparazione s'è svolta senza intoppi, quella di ieri mattina l'unica seduta saltata.
Nelle amichevoli ha "distribuito" gol: 2 all'Auronzo, 2 al Dekani, il quinto al Primorje con una serpentina solitaria. Solo con la Triestina è rimasto a secco. Felipe Anderson, dall'altra parte, spera di confermare in pianta stabile il posto sulla destra. La passata stagione è stato il più continuo a livello di presenze: 48 su 48 considerando ogni competizione, nessun altro è riuscito a stargli dietro. Sarri ora gli chiede di più, vanno superati i 6 gol 2021/22 (7 con l'Europa). A quel punto sì che Pedro e "Pipe" diventerebbero corsie preferenziali verso ambizioni maggiori. Significherebbero Champions.