IL PRECEDENTE - La Lazio di Zeman contro l'Atalanta: la tattica del caos per una sconfitta meritata

28.10.2015 08:45 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - La Lazio di Zeman contro l'Atalanta: la tattica del caos per una sconfitta meritata

Il passato contro il presente. Atalanta-Lazio è soprattutto Edy Reja contro Stefano Pioli: due treni che per idee calcistiche viaggiano su rette parallele. Si sono sfiorati, quando il friulano nell’estate del 2014 ha lasciato la Lazio per fare posto al tecnico ex Bologna. Si stimano, si guardano da lontano e stasera ancora più vicino. L’Atalanta vuole già da ora incrementare il bottino dei punti salvezza, i biancocelesti sognano il primato della classifica sulla scia della Roma. Ma servirà attenzione, quella che non ha avuto Zeman nel 1996 perdendo 2 a 1.

LA TATTICA DEL CAOS - È il secondo anno di Zdenek Zeman sulla panchina della Lazio. Il ritmo è sempre altalenante. A Roma i ragazzini cercano di spiegare il boemo alle proprie fidanzate. Nel 1996 è tempo delle minicar per gli adolescenti appena 14enni. Costano un boato è vero, ma i genitori fanno carte false per comprarle al posto dell’ormai superato motorino. Le auto sono più sicure, dicono. Dentro ci sono già le radio a cassetta: i nastri riproducono il pop di Madonna e le ballate di Jovanotti. È quello il momento in cui le vuole sapere di Zeman. Il ragazzo la guarda e inizia, l’ha sentito dire dal padre laziale patito di Signori: “Ci sono quattro giocatori in difesa, che è alta, altissima, quasi a centrocampo. I tre centrocampisti sono uno il vertice basso e due laterali pronti agli inserimenti. Le ali in attacco fanno i tagli, c’è l’attaccante d’area ma la palla è sempre bassa e il pressing è asfissiante”. Lei sta per piangere e vuole tornare a casa. “Meglio” pensa lui. Quel sabato sera 26 ottobre c’è Atalanta-Lazio. I biancocelesti sono lanciatissimi dopo tre successi di fila (Tenerife, Cagliari e Verona), gli orobici sono ultimi in classifica con Mondonico vicino all’esonero. Zdenek schiera Orsi in porta; difesa con Nego, Nesta, Fish e Favalli. A centrocampo tocca a Fuser, Marcolin e Nedved. In attacco Rambaudi, Protti e Signori. Nel primo tempo l’Atalanta fa di tutto per non vincere: i biancocelesti in campo girano come trottole alla ricerca della giusta posizione. Apre al 4’ minuto Lentini, poi Pippo Inzaghi sbaglia un rigore e poco dopo davanti alla porta manda fuori. L’attaccante si rifà ad inizio ripresa e la Lazio si ritrova sotto di due reti. Zeman chiama Casiraghi dalla panchina: Gigi Tyson fa ballare la difesa bergamasca ma il gol arriva con Paolo Negro. Peccato sia tardi, Mondico si prende tre punti che valgono oro. La Lazio ha tanti problemi, che non riesce a risolvere nemmeno nel ritorno di Coppa UEFA contro il Tenerife. 5 a 3 dopo l’1 a 0 dell’andata dell’Olimpico. Spiegare zemanlandia alla propria ragazza è difficile. Oppure basta la parola esonero: dieci in totale raccolti in carriera.

"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti.
Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente".

Zdenek Zeman.

Il consiglio musicale: “La crisi” - Bluvertigo (Album: Zero-ovvero la famosa nevicata dell’85. 1999, Mescal).