PAGELLE Lazio - Midtjylland: fuoriclasse Pedro! Zaccagni on fire, Sergej trascina

PROVEDEL 6: Isaksen la mette precisa precisa a un centimetro dal palo, si allunga senza nemmeno sfiorarla. Nella ripresa si salva con la traversa, nel giro palla è leggermente più impreciso del solito. Un cross per poco non lo sorprende e spaventa l’intero Olimpico. Nel finale gli sfugge dalle mani, per fortuna il fischio dell’arbitro era arrivato prima. La serata meno sicura finora.
HYSAJ 6: Alterna duetti interessanti con Milinkovic e Felipe a piccole distrazioni che concedono chance al Midtjylland da quella parte. L’impegno è comunque massimo, nel primo tempo prova anche il coast to coast che si interrompe sul più bello perché perde il passo giusto.
GILA 5,5: Un cambio di gioco che è un cambio di risultato. Giocata senza senso, aveva un paio di appoggi semplici vicino, Romagnoli è a pochi passi e invece cerca il lancio per Marusic. Regalo a Isaksen, finito di confezionare da Marcos Antonio. Becca un’ammonizione inutile per proteste, viene sgridato pure da Milinkovic, capitano come a Bergamo.
Dall’82’ CASALE 6,5: Pochissimi minuti, eppure un paio di interventi fondamentali a pochi passi dalla porta.
ROMAGNOLI 6,5: Non fa in tempo a opporsi al tiro di Isaksen, per il resto con le buone o le cattive controlla chi gravita dalle sue parti. La personalità è quella mostrata fin dalla prima gara in biancoceleste.
MARUSIC 6,5: Non sbaglia nulla, posizionato bene e aggressivo al punto giusto. Buonissime letture preventive, quando può dà una mano a Zaccagni sul fronte offensivo.
MILINKOVIC 7,5: Stoccatore di norma, deve diventarlo ancora di più senza Immobile. Il primo destro lo spara alto, il secondo - da fermo - lo spedisce all’angolino con tutta la forza dell’adduttore. La Lazio non prescindere da lui, soprattutto adesso. È una bella dipendenza.
MARCOS ANTONIO 6: Compartecipa al doppio errore che permette al Midtjylland di passare. La stop va lungo, poi col corpo non riesce a disturbare l’avversario che calcia. Peccato perché per il resto gioca anche una buona partita. La personalità non gli manca, regala sempre l’opzione del passaggio al compagno.
Dal 55’ CATALDI 7: Ogni partita conferma la crescita evidente. Accelera il ritmo, aumenta i contrasti e le riconquiste alte: è ciò che serve in regia.
BASIC 6: Si danna l’anima, si vede che ha voglia di incidere, di lasciare il segno, è una delle poche occasioni ricevute in stagione. Sibila il palo con un diagonale mancino, ci si aspetta sicuramente qualcosa di più.
Dal 55’ VECINO 7: Ci mette 3 minuti a far capire il motivo che spinge Sarri a impiegarlo quasi sempre titolare. Si butta dentro e crea i presupposti per il 2-1. Fa sentire i tacchetti e la voce.
FELIPE ANDERSON 7: Iperattivo, la prestazione con l’Atalanta lo ha gasato ancora di più. Al centro di ogni azione pericolosa, per questo poi va anche al centro del tridente. Strappa in continuazione, gli manca giusto un pizzico di cattiveria per trovare il gol che avrebbe meritato. Un assist lo serve a Milinkovic, un altro d’oro glielo cancella il Var.
CANCELLIERI 6: Meglio da esterno che da centravanti, si scioglie maggiormente una volta spostato sulla fascia, ancora il suo ruolo naturale. In mezzo al tridente viene braccato e non trova lo spazio per sfruttare la sua falcata.
Dal 55’ PEDRO 8: Impatto devastante, fuoriclasse assoluto. Il primo pallone è un sinistro laser che porta avanti la Lazio. Frequenza di gambe impressionante, ha la testa da campione oltre alle doti tecniche. Ne aveva fatto un altro, gli viene tolto per una questione di millimetri (mai mostrati da un replay).
ZACCAGNI 7,5: Stato di forma straordinario, l’uomo in più in questo momento. Solo che il suo momento dura dal primissimo match stagionale. Non lo prendono mai, una forza clamorosa nelle gambe, la traversa e un paio di paratone gli negano la soddisfazione personale. Mette dentro il servizio comodo per Pedro.
Dal 73’ ROMERO 7: Con la verve necessaria nell’ultimo quarto d’ora. Il fuoco dentro, aspettava l’opportunità con ansia.
ALL. SARRI 7: Seconda vittoria consecutiva senza Immobile, alternando Cancellieri e Felipe al suo posto. La Lazio produce, il risultato è stretto per il numero di occasioni create, il gol subito è per colpa di un paio di errori individuali. Ora a Rotterdam va ricercato il primo posto nel gruppo.