Ancora Mogol: "Che spettacolo l'Olimpico che canta "I giardini di marzo"! Domenica sarò allo stadio"

23.10.2015 14:07 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Ancora Mogol: "Che spettacolo l'Olimpico che canta "I giardini di marzo"! Domenica sarò allo stadio"

“I giardini di marzo”, ancora una volta ad alto volume, ad accompagnare l’ennesima vittoria tra le mura dell’Olimpico. Un regalo che Mogol, al secolo Giulio Rapetti, paroliere sublime della musica italiana, ha certamente apprezzato: “È uno spettacolo straordinario che raramente si sente – ammette sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3 –. Sono un grande appassionato di calcio per cui tifo per tutte le squadre italiane. Ma sono grato per questa cosa che hanno fatto i tifosi della Lazio. Sarò presente domenica alla partita e mi auguro che i biancocelesti possano vincere. Una curiosità anche sulla Nazionale cantanti, lui che fu uno dei cofondatori: “Ho fatto il presidente per 5 anni poi ho preteso il cambio perché tutti dovevano avere questa occasione. Sono riuscito a far giocare israeliani e palestinesi contro i cantanti italiani. Una grande soddisfazione. Quel giorno Arafat e Peres sono arrivati all’Olimpico a braccetto!”. Non può mancare anche stavolta un pensiero per l’amico di sempre, Lucio Battisti. “Se siamo mai andati allo stadio insieme? Lui era molto riservato ma una volta sono riuscito a convincerlo a fargli giocare la partita che ha preceduto la prima della Nazionale cantanti. Eravamo a Milano all’Arena Civica, che per l'occsione era gremita! Fece il centravanti e non toccò mai un pallone. Addirittura quando gli arrivò un cross cercò di colpirla di testa sollevando sulle punte. Fu un momento molto divertente”. Infine sullo storico viaggio a cavallo sempre con il suo indimenticato compagno di avventure: “Mi fece compagnia pur non sapendo andare a cavallo. Mi disse: “Ma non sono capace!” e io gli risposi: “Beh qual è il problema? Impari”. Il viaggio durò 20 giorni. Avevamo davanti a noi una Land Rover che avevo affidato ad un mio amico, oltre che una Roulot. Una di quelle sere siamo andati anche vedere la finale dei mondiali dell’82 Italia-Germania”.