C'è Inter-Lazio, ma stavolta non sarà la partita di Zàrate. Il fratello: "Ha sbagliato a lasciare Roma... Che coppia che avrebbe fatto con Klose"

18.01.2012 09:21 di  Marco Ercole   vedi letture
Fonte: Marco Ercole - lalaziosiamonoi.it
C'è Inter-Lazio, ma stavolta non sarà la partita di Zàrate. Il fratello: "Ha sbagliato a lasciare Roma... Che coppia che avrebbe fatto con Klose"
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© foto di Alberto Fornasari

ROMA – Tra pochi giorni ci sarà Inter-Lazio, avrebbe potuto essere la partita di Mauro Zàrate, quella del riscatto del talento argentino che a Roma si stava lentamente spegnendo, limitato da vincoli tattici non adeguati a un giocatore del suo estro. A Milano però è stata la stessa storia, anche in maglia neroazzurra Maurito non è riuscito ad imporsi e a tornare quello che aveva entusiasmato nel suo primo anno in Italia. E pensare che solamente un anno fa, proprio nella partita Inter-Lazio, i biancocelesti erano partiti in maniera strepitosa con il numero dieci che pronti via aveva provocato l’espulsione di Julio Cesar e calcio di rigore che lui stesso si era occupato di trasformare. Sembrava il punto di inizio per la conquista della zona Champions, ma poi alla fine la Lazio perse comunque quella partita e con essa anche le ambizioni per un posto nel paradiso europeo.

UNA STORIA FATTA DI LUCI E OMBRE - Inter-Lazio poteva essere la sua partita, ma anche in questo caso El Pibe de Haedo arriverà in ritardo. E pensare che questo incontro avrebbe potuto viverlo da protagonista in maglia laziale, per cercare di prendersi una rivincita su quell’Inter che l’anno passato gli aveva infranto il sogno di trascinare la prima squadra della Capitale nella prima competizione d’Europa. Un rimpianto che, come viene descritto sulla Gazzetta dello Sport in un articolo a firma di Davide Stoppini, è anche del fratello del giocatore Sergio: «Mauro ha sbagliato a lasciare la Lazio. Aveva problemi con Reja, lì si sentiva chiuso e aveva il desiderio di giocare. Ma avrebbe dovuto capire che le gerarchie sono fatte per essere rovesciate. Nessuno ha il posto assicurato. Non so che cosa sia successo a Cisse, ma di certo Mauro e Klose avrebbero formato una grande coppia». Sergio Zàrate ha poi escluso un possibile ritorno di Mauro in biancoceleste già a gennaio: «Tornare ora a Roma, non credo sia possibile. Ma chissà a giugno…». Se così fosse sarebbe l’ennesimo capitolo di un rapporto di odio e amore che ha contraddistinto l’epopea di Zàrate in biancoceleste. Dopo il primo anno in cui Maurito aveva esaltato la tifoseria a suon di gol e magie, tanti alti e bassi, soprattutto nel rapporto con gli allenatori e (si dice) anche con i compagni, che più volte sono stati costretti ad andare dal tecnico di turno per lamentarsi degli atteggiamenti irriverenti del numero dieci. L’unico allenatore con il quale Mauro non ha praticamente avuto problemi è stato Delio Rossi, ma dal giorno del suo addio è iniziato un vero e proprio calvario prima con Ballardini e poi con Reja. Tra ritardi, impieghi in zone del campo del campo non adeguate, punizioni e sospensioni temporanee, Mauro Zàrate è sempre stato al centro delle prime pagine dei giornali. Chi lo sa che la sua storia non si apra in futuro con un nuovo capitolo.