Fiori ricorda quel Milan-Lazio: "Partita sofferta, che gioia negli spogliatoi!"... Poi confida: "Stasera sarò rossonero, ma la Lazio ha tutto per far bene"

E’ stato uno dei protagonisti dell’impresa, ormai storica, del 3 settembre 1989. Sull’ultima vittoria, in campionato, della Lazio a San Siro c’è anche la firma di Valerio Fiori. Aveva 20 anni il portiere romano, laziale sin da bambino. La prima stagione da protagonista, bagnata con una vittoria nella Scala del calcio. Sacchi in panchina a guidare un Milan stellare, Maldini a crescere sotto la guida di Baresi. Poi al 41’ del primo tempo, proprio il giovane Maldini, con Di Canio a pressarlo, compie un retropassaggio che diventa un pallonetto imprendibile per Giovanni Galli. Gol. “Era l’unico modo per vincere, non c’erano altre vie per fare gol ai rossoneri. Il Milan era fortissimo, Sacchi in panchina, grandi campioni in campo. Fu un assalto continuo” ricorda Fiori in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Fu una vittoria sudata, conquistata con un pizzico di fortuna, ma anche grazie a tanta applicazione e sacrificio. “Giocammo una partita di grande attenzione e sacrificio, non ci aspettavamo di vincere. La Lazio anche allora non espugnava San Siro da tempo e venivamo da una sconfitta nella prima giornata. Ricordo la gioia negli spogliatoi, forse nessuno s’aspettava che quella vittoria sarebbe entrata nella storia". Il calcio è sport imprevedibile, il più pazzo di tutti. Le sorprese sono all’ordine del giorno. “Quel giorno accadde una cosa difficilmente pronosticabile. La Lazio si era riaffacciata alla serie A da un solo anno e la vittoria di Milano fu carica di significati. Dimostrammo di essere una buona squadra e fu una soddisfazione”. Sono passati molti anni da quel giorno. Ne sono passati tanti anche da quando Fiori ha lasciato la Lazio nel 1993. Poi Cagliari, Fiorentina, Cesena e Piacenza. Nel 1999 l’approdo al Milan, pochissime presenze. Un ruolo da terzo portiere che ha accettato e portato avanti per quasi dieci anni. Laziale di nascita, milanista d’adozione, adesso è nello staff rossonero come preparatore dei portieri. “Sono rimasto un tifoso laziale. Ma stasera parteggerò per il Milan. Alla Lazio auguro il meglio, penso che lotterà per la Champions. Il Milan affronterà una Lazio forte, dovremo stare attenti”. Difficile scordare da dove si è venuti. Difficile dimenticare le proprie origini. “Sono romano, laziale sin da bambino. A 16 anni entrai nelle giovanili, vinsi lo scudetto con la Primavera e poi debuttai in prima squadra”. Da portiere segue con attenzione il nuovo arrivato Marchetti, che però stasera non ci sarà per squalifica. Al suo posto Albano Bizzarri, portiere esperto e affidabile, proverà a non far rimpiangere l’ex cagliaritano. “Con Marchetti la Lazio ha fatto un ottimo acquisto, porterà avanti bene la tradizione dei portiere biancocelesti. Bizzarri lo conosco meno, so che è un buon portiere, ma la partita della Lazio non dipenderà solo da lui”.