"Gabriele sempre con noi": il pre-gara di Inter-Lazio è tutto per Gabbo

Tutta la Curva. Tutto S.Siro: «Gabriele sarai sempre con noi ». La Curva Nord Inter per una volta bianca e celeste Lazio. Il nome Gabriele è gigantesco, copre tutto il settore, e l’urlo riecheggia per minuti nello stadio: “ Gabriele uno di noiiiiii, Gabriele uno di noiiiii”. Una coreografia così non s’era mai vista, ogni interista collabora con un pezzo di stoffa per formare il puzzle con dedica. Il colpo d’occhio emoziona. E prim’ancora c’era scritto: “ C’è chi fa finta di non ricordare... E c’è chi fa di tutto per non dimenticare. Sarai sempre con noi”. Gabriele, per non dimenticarti. S.Siro unito e gemellato nel doppio striscione extralarge, bianco e celeste, appeso nella Nord ed esposto prima del fischio d’inizio.
GLI EVENTI - Per non dimenticare Gabbo. Questa Inter-Lazio è stata vissuta così, un anno e mezzo dopo la sua morte. Dall’11 novembre 2007 al 2 maggio 2009. E’ passato tanto tempo ma gli occhi sono ancora gonfi e i cori rimbalzano nell’aria come in quella domenica maledetta: « Giustizia
per Gabrieleeee, per Gabrieleee ». Il tifo interista ha reso onore a Gabriele e a suo fratello Cristiano, giunto a S.Siro per presentare il libro che ricorda il dramma (poi è andato via, non ha avuto la forza di vedere la partita). Ore 17.45, fuori dallo stadio c’è un primo striscione-messaggio: “ La Curva Nord saluta Cristiano Sandri. In ricordo di Gabriele”. Cinquecento persone ad abbracciare Cristiano, a fargli sentire calore, a riempirlo di regali. Inter- Lazio sarebbe diventata la partita di Gabbo. Ma lui quell’11 novembre non poteva saperlo. S’era messo in viaggio da Roma per raggiungere Milano. Trovò la morte. Inter-Lazio non si giocò, i tifosi si trovarono a vivere la tragedia uniti nei cori e nei cortei. Immagini che sarebbero diventate pagine da libro.
LA PRESENTAZIONE - Per non dimenticare Gabriele, prima e durante Inter-Lazio. L’anteprima è scattata alle 18.45 all’interno di S. Siro, dentro i locali dell’Inter& Milan Museum. Presenti le delegazioni delle tifoserie storicamente gemel-late, presente il fratello di Gabbo insieme a Maurizio Martucci, l’autore del volume “ 11 novembre 2007, l’uccisione di Gabriele Sandri, una giornata buia della Repubblica”. L’opera è stata ripresentata nell’imminenza della sfida, un segnale altamente simbolico. Cristiano Sandri ha ringraziato per l’accoglienza: «Ringrazio tutti i ragazzi delle curve d’Italia e quelli dell’Inter per questa accoglienza unica. La decisione di scrivere il libro nacque pochi giorni dopo la morte di Gabriele, furono dette troppe falsità. Tutti sapevano tutto già 15 minuti dopo quello sparo. E un ragazzo ucciso in autostrada non c’entra con la violenza nel calcio» . Un libro venduto in tutta Italia, un libro-verità che l’Italia la sta girando in varie tappe (dopo S.Siro ieri sera è stata la volta di Biella). E il processo va avanti, mercoledì ci sarà una nuova udienza: sarà la volta del medico legale della famiglia Sandri. Poi la Corte si riunirà per la discussione (la sentenza dovrebbe arrivare entro l’estate). La memoria di Gabriele è viva.