Lazio, Condò sulla bagarre per l'Europa: "Mischia furibonda e imprevedibile!"

Eccitazione, ansia e imprevedibilità sono forse queste le tre parole con le quali si può descrivere fedelmente la serrata lotta per l'Europa che Juve, Roma, Lazio, Bologna, Fiorentina e Milan (in ordine di classifica) stanno combattendo e combatteranno ormai fino all'ultima giornata di questo lungo campionato. In palio c'è un posto per la Champions, uno (forse due, dipende dalla Coppa Italia) per l'Europa League e un altro (forse zero, dipende dalla Viola) per la Conference League. Minimo tre posti per sei squadre. Una bagarre che non si vedeva ormai da tempo e che è stata tema centrale dell'editoriale di Paolo Condò sulle colonne del Corriere della Sera. Editoriale nel cordo del quale analizzava una sfida che si fa sempre più immpronosticabile.
L'EDITORIALE - "Nel primo tempo della gara di ieri sera abbiamo paradossalmente pensato che Lilian e Sandra Thuram non si sarebbero dovuti fermare a due figli, perché il gol e il recital di Kephren stavano spingendo la Juve esattamente come Marcus aveva fatto con l’Inter a Barcellona. Mica giusto che soltanto due club — peraltro i più bravi a crederci — possano godere dei frutti di cotanta famiglia. Poi il Bologna ha pareggiato la grande intensità bianconera e, di conseguenza, il punteggio in uno scontro diretto giocato a perdifiato, e che consegna al rettilineo d’arrivo una classifica più che intasata in zona Champions.
Cinque partite (su 9) concluse 1-0 descrivono un finale di lotta assai più che di governo. La battaglia infuria a ogni livello del torneo, e a tre partite dalla fine pochi hanno qualcosa da gestire: giusto il Napoli, capace di conservare il bonus di un pari che rende impervia la rincorsa dell’Inter, e l’Atalanta, che dopo essere stata riassorbita ha prodotto un nuovo scatto — 10 punti in 4 gare — e a Monza ha finito di restituire al suo terzo posto un margine rassicurante.
Il resto è la mischia furibonda peri posti europei, con una o forse due (chi vince la Coppa Italia guadagna un passaporto) destinate a restare fuori da tutto, e con distanze così minime non sarà divertente. È il segmento di classifica più combattuto ed eccitante, anche perché gli scontri diretti si susseguono — ne restano tre — e solo l’ultima tappa sarà pianeggiante. Prima dell’ordalia di Bologna la giornata 35 era vissuta sullo sforzo estremo delle squadre romane per restare aggrappate al treno della Champions".
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