Lotito: "Non mi faccio fregare da Corvino..."

04.10.2009 09:58 di  Riccardo Mancini   vedi letture
Fonte: Corriere Fiorentino
Lotito: "Non mi faccio fregare da Corvino..."
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© foto di Daniele Baldini

"Lo sa perché facciamo così pochi scambi con la Fiorentina? È semplice, Corvino sa che io sono uno che non si fa fregare". Non si capisce bene se le parole del presidente Lotito siano proprio un complimento, fatto sta che tra le due società il feeling proprio non esiste e la cessione di De Silvestri alla Fiorentina è stata complicata quasi come un trattato di pace in Medio Oriente. È una questione anche di stile, di modo di comportarsi. Racconta ancora oggi a metà tra il divertito e l'arrabbiato Moreno Roggi, nel 2004 procuratore di Paolo Di Canio. "Mi convocò nei suoi uffici e mi tenne lì, fuori ad aspettare per cinque ore. Poi uscì trafelato e disse che non poteva ricevermi. Rimasi allibito". Il punto più basso delle relazioni fu toccato nel 2006 quando nei giorni caldi di Calciopoli uscirono le intercettazioni, telefonate in cui fioccavano giudizi poco lu singhieri sui proprietari della Fiorentina. I passaggi tra le due società sono sempre stati pochi e quasi tutti dettati da causa di forza maggiore, anche se l'inizio nel 2002 era stato promettente. Per la neonata Florentia Viola che doveva giocare in C2 la Lazio prestò infatti dei giovani di belle speranze: Felice Evacuo (un mito per la Fiesole, ma solo per il nome e il cognome…), Emanuele Matzuzzi e Michelangelo Minieri. Nel frattempo aveva fatto il tragitto inverso Enrico Chiesa, che si era liberato a parametro zero per via del fallimento viola. Con lui andava a Roma pure il dottor Manzuoli. Altro prestito nell'estate successiva e altro buco nell'acqua con Christian Manfredini, molto scocciato di scendere in serie B e quindi invitato spesso da Cavasin a sedersi in panchina. Si arriva così alla primavera del 2006 e qui Corvino fa un dispetto a Lotito perché si accorda con largo anticipo con Liverani, che è a parametro zero. Poi l'agosto 2008 quando non si è mai capito bene se con Zauri l'affare lo ha fatto la Lazio o la Fiorentina. Alla fine, il vero filo conduttore, l'uomo che in qualche modo unisce Fiorentina e Lazio è Cristian Brocchi, un anno a Firenze e ora alla seconda stagione a Roma. Ora si parla di Pandev e Ledesma, ma sarà molto difficile vederli in maglia viola, a meno che non riescano a liberarsi da soli di Lotito. Corvino, che viaggia verso i sessant'anni e ha pure qual che by-pass, preferirebbe passare un inverno più tranquillo.