Qatar 2022, la Svizzera dice no al boicottaggio e apre al dialogo

Quanto accaduto in Qatar da quando il paese è stato scelto come padrone di casa dei prossimi Mondiali di calcio purtroppo è noto. Secondo quanto riportato dal Guardian infatti pare che siano 6.500 i lavoratori morti nella costruzione di stadi e infrastrutture. Molte nazioni si sono indignate e hanno minacciato di boicottare la competizione. La Svizzera ha invece intenzione di scegliere la via del dialogo: "Vogliamo usare il nostro dialogo con Amnesty International e la FIFA per fare una campagna attiva per il rispetto dei diritti umani e il miglioramento dei diritti dei lavoratori, sfruttando così al massimo la nostra influenza. Anche Amnesty non è a favore del boicottaggio. Siamo convinti che il calcio sia un potente strumento per promuovere valori fondamentali come la tolleranza, il rispetto o l'uguaglianza. Ma sempre usando il dialogo e non coi mezzi del boicottaggio, che secondo noi è meno efficace", queste le parole del presidente Dominique Blanc.
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