Peruzzi: "Inzaghi uno tosto, niente in meno a Conte". E sulla Lazio...

Guarderà certamente la gara di domani tra Lazio e Inter Angelo Peruzzi e i motivi sono molti. I tantissimi anni passati a difendere la porta biancoceleste, l'anno all'Inter, e ancora il ruolo che fino allo scorso anno ha ricoperto come club manager accanto a Simone Inzaghi. I due sono molto legati da anni di spogliatoio e anche dalla lunga avventura nella Capitale, di questo però Peruzzi non vuole parlare: "Non farmi toccare l’argomento Lazio, non combinarmi dei casini".
Su Inzaghi invece le parole scorrono a fiumi così come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei: "Tosto e consapevole. Mai avrei pensato di vederlo attaccare al muro qualcuno nello spogliatoio, e invece è capitato. Sa essere dolce con i giocatori, ma anche autorevole e autoritario. La trasformazione più sconcertante avviene in partita. Lui vive per il risultato, per la vittoria. Credimi, è talmente teso e su di giri che sarebbe perfino capace di fare a botte", e poi un paragone con Antonio Conte: "Nel calcio tanti fanno solo del cinema. Hanno certamente caratteri e percorsi differenti, lui e Conte, ma a Simone non manca il temperamento del vincente. Questa Inter ha tutto per ripetersi, Conte o Simone non fa differenza".
Infine un ricordo del passato di una rissa sfiorata quando Roberto Mancini allenava la Lazio: "Non ci siamo nemmeno sfiorati, eravamo incazzati, questo sì, per due o tre mesi non gli rivolsi la parola. Aveva portato un altro portiere, Sereni, e l’aveva fatto giocare al posto mio. In seguito ci aggiustammo. Roberto è un grande, non porta rancore. Io sono più permaloso, dimentico con fatica".
Lazio, Lotito pensa a una succursale di Formello: idea "Borghesiana"