Primavera, Ceccarelli show ed è rimonta! Decide un gol di Zampa, espulso nel finale: la Lazio insegue il Siena

FORMELLO - Lazio-Catania, corsi e ricorsi storici. Un anno fa, di questi tempi, le due squadre si affrontavano in un freddo pomeriggio d’autunno. La squadra guidata da mister Sesena subì una pesante sconfitta contro i pari età rossazzurri ed a Formello scoppiò la grana Cavanda. Il terzino belga-angolano dopo 40 minuti di gioco venne sostituito dal tecnico biancoceleste e reagii gettando a terra la maglia, imprecando contro il proprio allenatore. Il caso, fortunatamente, rimase circoscritto, le polemiche si spensero quasi immediatamente. A distanza di oltre 360 giorni, la situazione è completamente diversa: Cavanda quest’oggi non c’è, tornato a pieno regime a disposizione della prima squadra. Un motivo d’orgoglio e vanto per la Lazio. Il piccolo aquilotto sta crescendo e soprattutto sta maturando. Orfana, quindi, del difensore belga e di Libor Kozak, anch’egli riaggregato alla rosa di mister Reja, la Primavera di Bollini affronta la squadra etnea, nell’anticipo del settimo turno di campionato. Si gioca alle 13,15, su richiesta del Catania, una sorta di antipasto di ciò che sarà domani per la prima squadra (appuntamento ore 12,30 a Palermo). Ma l'orario e le pesanti assenze non fermano la corsa della squadra biancoceleste: in svantaggio fino a poco più di dieci minuti dalla fine, i ragazzi della Lazio sono riusciti a ribaltare con grinta, cuore ed ardore lo 0-1 maturato nella prima frazione di gioco. Grazie ai 3 punti odierni, la Lazio scavalca la Roma (sconfitta dal Lecce 4-3) e momentaneamente il Siena, impegnato domani contro il Bari, volando in solitaria in testa alla classifica a quota 14.
AGGIORNAMENTO 31/10: Il Siena batte il Bari per 2-1 e riconquista la vetta del girone C. Lazio seconda ad una lunghezza dai bianconeri.
PRIMO TEMPO, CATANIA A SORPRESA - L’inizio di gara è tutto di marca biancoceleste. Dopo appena due minuti, è Ceccarelli a rendersi pericoloso dalle parti di Messina ma il suo tiro dal limite si perde sul fondo. Al 5’, invece, è Di Mario a divorarsi letteralmente il possibile 1-0: il numero 9, quest’oggi al rientro dopo diversi mesi di convalescenza, si ritrova a tu per tu con il portiere catanese dopo un ottimo lancio di Adeleke ma perde il tempo della battuta e si fa anticipare. La Lazio preme con brillantezza e caparbietà sull’acceleratore, le due ali biancocelesti mettono costantemente in difficoltà la retroguardia ospite
Al 13’, da una bella combinazione proprio tra Ceccarelli e Barreto, nasce l’ennesimo pericolo per il Catania. Il tiro del numero 7 di casa però viene respinto coi pugni da Messina.
Tre minuti più tardi, ci prova ancora, stavolta su punizione, il folletto biondo, quest’oggi davvero scatenato, ma l’estremo difensore ospite risponde prontamente. Sull’azione seguente Barreto spara alto di testa da buona posizione. I ragazzi di Bollini sono gli assoluti protagonisti del match odierno, tengono il campo con autorità ed attenzione, Al 20’, però, accade l’impensabile: Rapisarda mette in mezzo un cross in apparenza innocuo. Berardi si lascia sfuggire la sfera, e per Nicastro è un gioco da ragazzi depositare in rete il pallone da pochi passi. E’ una vera e propria doccia fredda per la Lazio. La spinta della squadra biancoceleste, nonostante il vantaggio ospite, non si ferma. Passa un minuto, infatti, ed è Di Mario ad avere l’occasione giusta per riportare il match sul binario giusto ma il palo nega la gioia del gol al numero 9 di casa. Al 35’, invece, Berardi si riscatta e con un prodigioso intervento sventa una violenta conclusione da calcio piazzato di Malafronte.
CECCARELLI SCATENATO - Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, il copione tattico del match non cambia di una virgola. Lazio all’arrembaggio, Catania chiuso nella propria metà campo e pronto a ripartire in contropiede. Al 53’ è ancora una volta Ceccarelli, decisamente il migliore in campo, ad andare vicinissimo al pareggio. Partito dalla destra, il numero 7 si rende protagonista di una splendida serpentina tra tre avversari e lascia partire un vero e proprio bolide che però Messina neutralizza con un tuffo felino, deviando sulla traversa. Dopo circa una decina di minuti nei quali non accade praticamente più nulla, la partita si scuote grazie all’espulsione del difensore catanese Irrera per doppia ammonizione, in seguito ad un brutto fallo sull’imprendibile Ceccarelli. Al 67’ Bollini tenta il tutto per tutto, inserendo Trombetta (una punta) al posto di Pantano (terzino sinistro), con il conseguente spostamento di Adeleke sulla linea dei difensori ed il passaggio ad uno spregiudicato 4-2-3-1 (Zampa e Perpetuini davanti alla difesa, Barreto, Trombetta e Ceccarelli a sostegno di Cinque punta centrale): è la mossa che cambia le sorti del match. Al 76’, infatti, arriva finalmente la svolta: la difesa siciliana si rende protagonista dell’ennesimo fallo su Ceccarelli. Dai 25 metri è lo stesso attaccante biancoceleste ad incaricarsi della battuta e a disegnare una parabola fantastica che non lascia scampo a Messina. La Lazio agguanta il pareggio, è il gol che dà la spinta decisiva alla formazione di Bollini per tentare il sorpasso che si concretizza dopo appena un minuto. Angolo di Ceccarelli dalla destra e colpo di testa dirompente di Zampa sul secondo palo. Il numero 8 impazzisce di gioia e si leva la maglia, dimenticandosi di essere già stato ammonito in precedenza e venendo espulso. Il Catania prova a reagire ma la Lazio si difende con le unghie e con i denti. Il neo entrato Capua viene espulso per qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro, Perpetuini &Co. serrano le fila e riescono a condurre in porto, nonostante l’inferiorità numerica, un importantissimo risultato che proietta la Lazio sempre più nei quartieri alti della classifica. Grazie a questi tre punti, infatti, la squadra biancoceleste stacca lo stesso Catania, fermo a quota 11, salendo a 14. Una vittoria importante e soprattutto meritata quella della compagine capitolina, arrivata al termine di una gara giocata su ritmi piuttosto alti e con un gioco gradevole e fluido. La mano di mister Bollini è sempre più evidente...
S.S.LAZIO (4-3-3): Berardi; Spirito, Campoli, Crescenzi, Pantano (67' Trombetta); Zampa, Perpetuini, Adeleke; Ceccarelli, Di Mario (58' Cinque), Barreto (80' Capua). A disp. Scarfagna, Ugolini, Monteforte, Lanni. All. Bollini
CATANIA (4-4-2): Messina; Calapai (75' Castellano), Cuomo, Irrera, Rapisarda; Guerriera, Strumbo (87' Grasso), Comegna, Nicastro; Malafronte, Sciacca (56' Cibele). A disp. Rossi, Bria, Melluzzo, Ferrigno All. Amura
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano
AMMONITI: Irrera, Sciacca, Castellano (C), Trombetta (L)
ESPULSI: Irrera (C) per doppia ammonizione al 66', Zampa per doppia ammonizione al 78', Capua per proteste al 86' (L)
RECUPERO: 1' pt; 5' st