Copa America, dal Brasile: "I giocatori vogliono boicottarla". E le altre nazionali...

In silenzio da quando, a inizio settimana, la Conmebol ha annunciato di aver 'ricollocato' la Coppa America in Brasile dopo la rinuncia di Argentina e Colombia per motivi sanitari e sociali, i giocatori della Seleçao stanno preparando un 'manifesto' per rendere pubblica la loro posizione di contrarietà rispetto allo svolgimento dell'evento in un momento in cui la pandemia sta colpendo duro il Brasile. È 'rivolta' perché il paese 'pentacampeao' in questo momento è il secondo al mondo con più morti e più contagiati per Covid, e ciò logicamente preoccupa anche i calciatori. Dal gruppo dei giocatori di Tite, secondo quanto riportano vari media brasiliani, filtra che la posizione di contrarietà al torneo non è provocata da motivi politici, e quindi contro il Presidente Jair Bolsonaro, favorevole allo svolgimento della Coppa nel suo paese, o del presidente della federcalcio Rogerio Caboclo, anche lui a favore dell'evento, ma è dettata da motivi di opportunità.
UNITÀ D'INTENTI - "Tutti sanno quale sia la nostra posizione, e posso dire che nel gruppo c'è assoluta unità d'intenti", ha detto ieri il capitano della Seleçao Casemiro dopo la partita contro l'Ecuador. Ai calciatori ha dato fastidio di non essere stati neppure consultati, visto che hanno appreso da televisioni e giornali la notizia che la Coppa America era stata spostata in Brasile. Per questo sono entrati in silenzio stampa e nei giorni scorsi non hanno preso parte alle conferenze stampa che erano state programmate. "Anche Tite ha fatto capire cosa pensiamo sulla Coppa America .- ha aggiunto Casemiro riferendosi al ct -. La nostra è una posizione molto chiara, e la renderemo pubblica al momento opportuno. Ora dobbiamo concentrarci sulla partita contro il Paraguay (martedì 8 per le eliminatorie mondiali ndr), ma è chiaro che vogliamo rendere nota la nostra posizione".
LE ALTRE NAZIONALI - Anche che nelle altre nazionali sudamericane sono in molti ad essere perplessi sull'opportunità che la Coppa America si svolga, e per di più in Brasile, Neymar avrebbe già contattato i capitani delle altre nazionali (quindi anche Lionel Messi) per parlare dell'argomento e cercare di fare fronte comune. Nei giorni scorsi si erano schierati contro lo svolgimento del torneo il ct dell'Argentina Lionel Scaloni, quello del Perù Ricardo Gareca, e le due 'bandiere' dell'Uruguay Godin e Suarez, ai quali si era aggiunto il FifPro, sindacato mondiale dei calciatori. In un comunicato, aveva espresso preoccupazione per il fatto che il torneo fosse stato ricollocato in Brasile, "paese dove c'è un numero allarmante di casi di Covid-19. Appoggeremo totalmente qualsiasi giocatore che deciderà di rinunciare al torneo di salute e sicurezza".
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