Eriksson: "La mia Lazio, una squadra di campioni. Quello di Inzaghi il miglior calcio d'Italia"

Anche Eriksson, guida di quella Lazio che vinse il secondo scudetto della propria storia, è tornato a parlare di quella stagione.
15.05.2020 07:05 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Eriksson: "La mia Lazio, una squadra di campioni. Quello di Inzaghi il miglior calcio d'Italia"
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Anche Sven Goran Eriksson, guida di quella Lazio di campioni che vinse il secondo scudetto della propria storia, è tornato a parlare di quella stagione. Ospite a Casa Sky Sport, di seguito alcune sue dichiarazioni: "È stato troppo bello, forse meritavamo anche l’anno prima. Quella Lazio è stata la squadra più forte che ho mai allenato coi club. Abbiamo dovuto aspettare 45 minuti-un’ora per il risultato finale di Perugia-Juventus. Penso che ognuno avesse reazioni diverse durante l’attesa. Qualcuno non si muoveva. Io camminavo, non riuscivo a stare fermo. Ero nervoso. In quei momenti non si può fare nulla: solo aspettare. È terribile per certi versi, ma alla fine fu una grande gioia".

UNA SQUADRA DI CAMPIONI - "Tutti erano grandi campioni e professionisti, anche l’anno precedente fecero un grande lavoro. Quando ero arrivato alla Lazio nel 1997, la squadra era già forte: poi lo diventò ancora di più. Allenarli era un sogno per me, tutti erano importanti. La squadra era fortissima, ma durante gli anni qualche problema si è verificato. Il calcio è anche questo. Ma quando arrivava la domenica tutti volevano vincere, questo era importantissimo. Potevamo non essere d’accordo, ma in partita era un 'tutti per uno' per davvero".

LA SCUOLA DI ALLENATORI - "Se mi aspettavo Mancini così in panchina? Senza dubbio, lo era anche da giocatore. Doveva diventare un allenatore e lo è diventato. Mihajlovic? Mi fa molto piacere sia diventato un manager di alto livello come altri ex compagni. Quando lo incontrai la prima volta era alla Sampdoria e giocava ala sinistra: 'Tu sei un difensore', gli dissi ma lui non gradì. Lo misi centrale e non si è più mosso. Che coppia con Nesta, forse la più grande. Merito mio? Non lo so, ma sono felice quando vedo ex miei giocatori diventati allenatori. Sono orgoglioso se hanno preso anche pochissimo da me. Inzaghi non pensavo diventasse allenatore: era giovane e non giocava sempre, ma era disponibile e allegro. Poche partite ma tanti gol per lui. È una gran bella sorpresa lo sia diventato e sta facendo benissimo. La Lazio gioca il miglior calcio in Italia grazie a lui".

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Pubblicato il 14/05 alle 23.00