Eriksson presenta la sua Lazio: "Questa è la miglior squadra che io abbia mai allenato" - VIDEO

03.04.2021 09:15 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Eriksson presenta la sua Lazio: "Questa è la miglior squadra che io abbia mai allenato" - VIDEO

In un'intervista rilasciata a The Coaches' Voice, Sven-Goran Eriksson ha parlato della Lazio che ha allenato. Il tecnico si è soffermato su ogni calciatore che componeva il suo scacchiere titolare: "Questa è la Lazio, la miglior squadra che io abbia mai allenato. Avevamo tanti giocatori, ma molti di questi erano trai migliori al mondo. Erano dei vincenti. Amavano vincere, odiavano perdere. Forse il miglior giocatore che avevamo era Alessandro Nesta. Difensore centrale, giovane ma aveva tutto. Alto, forte e veloce, avrebbe giocato in qualsiasi squadra. Avevamo Mihajlovic, io l'avevo avuto anche nella Sampdoria. L'ho portato con me alla Lazio, gli dicevo sempre 'Sinisa, non sei un'ala, sei un difensore'. E lui diceva 'No, sono un'ala o una seconda punta'. Dopo un po' lo convinsi a giocare lì e da difensore centrale divenne uno dei migliori al mondo. Aveva il miglior piede sinistro al mondo. Molto, molto importante".

GLI ALTRI - "Poi c'erano Favalli, Negro e Pancaro. Non hanno mai avuto un grande credito nella storia del calcio, ma erano tutti estremamente importanti. Pavel Nedved una leggenda. Super professionale, sempre in forma, poteva correre su e giù tutto il giorno. Tecnicamente molto bravo. Sono sorpreso che non sia diventato un allenatore, ora è dirigente della Juventus. A centrocampo avevamo Simeone, ora all'Atletico Madrid, Almeyda, l'argentino e Veron. Tecnicamente e tatticamente molto forte. Un vincente. Davanti c'erano Salas e Mancini. Mancini era il vero playmaker, poteva andare ovunque ed essere qualunque cosa. Lui diceva solamente ai compagni 'Se mi vedete tornare indietro con la palla, correte. Non pensate, correte e la palla arriverà'. E questo successe molte volte. La cosa strana con la squadra, era che non solo Mancini poteva fare questo. Se Mihajlovic aveva la palla, diceva agli altri: 'Correte, perché il mio piede sinistro renderà tutto più facile. Nei contropiede erano estremamente forti".

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