Euro 2020, la Figc ha chiesto il mini-rinvio all'Uefa: Ceferin aspetta...

Ottimismo, sottovalutazione, interessi. Perché se l'Italia del calcio si ferma - e di qui a poco potrebbe non essere l'unica nazione a farlo -, l'Uefa tira dritto. Guarda avanti senza sospendere nulla: piuttosto si gioca a porte chiuse. Piuttosto non si gioca nella città della squadra ospitante per non creare problemi di ordine pubblico. Come successo a Basilea, dove è stato rinviato il match di Europa League contro l'Eintracht per evitare l'arrivo di tifosi ospiti che, anche con le “porte chiuse”, si sarebbero radunati fuori dallo stadio. Gli svizzeri dovranno trovare, in caso, un altro impianto. Anche fuori dal paese. Ma calcio europeo non ha intenzione di fermarsi, si giocano Champions ed Europa League. E così dovrebbe essere pure per gli Europei. Stando a quando riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, infatti, l'Uefa per ora non avrebbe aperto all'ipotesi di rinviare Euro 2020. La richiesta è arrivata direttamente dalla Figc, che ha chiesto al massimo organo calcistico del vecchio continente di posticipare l'inizio della manifestazione di una settimana. La Serie A starà ferma fino al 3 aprile (sperando di non dover prolungare gli effetti del decreto, ndr) e avrà bisogno di quei 7 giorni per recuperare le due giornate che resteranno in sospeso: invece di terminare il 24 maggio, il campionato finirebbe il 31. Ma il presidente Ceferin per ora non sente ragioni. Se ne sta parlando, certo, però allo stato attuale delle cose l'Uefa tira dritto. Augurandosi che l'emergenza coronavirus non travolga, con gli stessi numeri registrati in Italia, anche gli altri paesi europei.
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