Juventus - Lazio, Sarri sfida il passato e sogna una vittoria "alla Allegri"

La Lazio oggi terminerà il lavoro sul campo in vista della prossima partita, partirà alla volta di Torino, dove domani all'Allianz Stadium affronterà la Juventus. Una sfida dal sapore di Champions: importante per la classifica, ma anche per arrivare al Mondiale con la serenità del secondo posto. Sarà una sfida anche romantica per Maurizio Sarri, allenatore biancoceleste, che farà ritorno nello stadio in cui nel 2020 ha vinto l'ultimo Scudetto della Vecchia Signora: dopo di lui la crisi bianconera. Un'emozione speciale, in una partita tra due squadre in forma e con due grandi difese: sono 7 i gol subiti dalla Juventus, oltre a ben 5 clean sheet consecutivi; ma subito dopo arriva proprio la Lazio con 8 reti incassate e un record di imbattibilità da settembre fino a oggi, rovinato solo dai tre gol contro la Salernitana.
CORTO MUSO - I capitolini contro Roma e Monza hanno dimostrato di saper vincere anche di misura, senza incassare gol, ma anzi difendendo la rete realizzata e portando a casa quello che conta più di tutti: il risultato. La classica vittoria "alla Allegri", quella di corto muso appartenente alla filosofia dei tecnici più cinici e pragmatici, per i quali il gioco e la bellezza estetica non hanno un ruolo primario. Sarri è diverso, secondo lui il risultato nell'immediato ha poca valenza: è proprio la capacità di saper giocare che, alla lunga, porta quelle vittorie che fanno la differenza. Il tecnico toscano, però, è anche cosciente della realtà dei fatti, è un trasformista e si adatta alle situazioni. La stanchezza accusata dai suoi giocatori migliori e le assenze di elementi come Immobile Zaccagni, Lazzari, Patric per infortunio, implicano una squadra non al top della forma. Proprio per questo, come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, anche contro la Juventus, con Immobile che tornerà in campo, Sarri immagina una squadra che, sì, proverà a fare il match come sempre, ma che sia anche cinica e in grado di capitalizzare le occasione che gli arriveranno sui piedi. Una squadra come quella vista nelle ultime due uscite, una squadra da "corto muso".