Serie A, Guerra (OMS): "Bolla? La deve proporre il calcio. Il protocollo va aggiornato"

Il vicedirettore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato della crescita dei contagi da Coronavirus nel mondo del calcio
11.10.2020 10:00 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Tommaso Marsili
Serie A, Guerra (OMS): "Bolla? La deve proporre il calcio. Il protocollo va aggiornato"
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Il mondo del calcio trema ancora una volta per colpa del Coronavirus. Nella passata stagione il movimento si è dovuto fermare per i troppi contagi, ora il virus sta attaccando al cuore, con tantissimi giocatori positivi e di conseguenza non disponibili per le partite. Il vicedirettore dell'OMS Guerra, ha provato a spiegare perché è avvenuto ciò e quali possono essere le possibili contromosse nell'intervista riportata dalla rassegna stampa di Radiosei.

CALCIO VULNERABILE - Il mondo del pallone, che sembrava immune al virus pandemico, si è scoperto vulnerabile. Tutto questo perché, secondo il membro del Comitato Tecnico-scientifico, "i calciatori sono parte di una comunità: entrano, escono, tornano a casa, vivono in famiglia, come tutti". 

DIFFUSIONE - Alla domanda sul come avvengano i contagi, Guerra risponde: "Non c’è una risposta chiara e definitiva. O meglio, non le abbiamo ancora queste risposte. Si parla di soggetti super infettanti, ma non abbiamo ancora capito se esistano realmente o se esistano delle modalità e dei contesti super infettanti".

TAMPONI - Da poco è cambiata la modalità con cui vengono effettuati i tamponi: da uno ogni 4 giorni, a uno 48h prima del match. Questo perché è necessario "non infettare altri giocatori".

BOLLA STILE NBA - Una soluzione molto gettonata è quella dell'isolamento, come hanno fatto in America per il basket. Al riguardo, Guerra ricorda: "Allora si disse che non tutte le squadre avevano una struttura a propria disposizione per realizzarla. Ora, in caso, è il calcio a doverla proporre". 

PROTOCOLLO - Sicuramente le regole scelte mesi fa, non possono essere adattate alla situazione attuale, è per questo che il protocollo "va aggiornato man mano che i numeri cambiano". Su chi debba intervenire, il vicedirettore è chiaro: "Siamo in attesa di proposte da parte della Federcalcio di cui ha peraltro parlato anche il suo presidente". 

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