Serie A, l'AGCOM attacca: "Lo stop alle scommesse costa 100 milioni"

Il decreto dignità blocca le pubblicità sui siti e agenzie di scommesse. La legge creata dall’attuale governo è stata varata per “assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo del gioco d’azzardo, contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’erario”. La nuova legge che dice stop alla pubblicità di giochi e scommesse manda così in fumo diverse sponsorizzazioni e pubblicità nel mondo del pallone. In Serie A, le aziende di gioco investono tanti milioni di euro all’anno, che andranno così totalmente persi e dirottati in altri campionati, come Spagna o Inghilterra, in cui non esiste nessun divieto. La Lazio ha dovuto salutare la MarathonBet con cui aveva chiuso un contratto di tre anni, accorciato a uno proprio a causa della nuova legge.
LE NOVITA' - Secondo l'AGCOM il calcio italiano rischia di perdere 100 milioni di euro di ricavi ogni anno, con un effetto indiretto in termini di ripercussioni occupazionali su tutto il settore, che ne rimarrebbe fortemente indebolito. Il riferimento è alla perdita di introiti legati alle società di betting. Come sottolinea l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l'impatto si farebbe sentire anche nei settori dell'editoria e delle televisioni. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha chiesto al governo di ammorbidirsi sulla vicenda e cercare una soluzione. Se le agenzie di scommesse e il gioco in generale è legale, dovrebbe anche essere possibile sponsorizzarlo è il succo di quanto viene chiesto. La lotta alla ludopatia è un argomento importante, ma negare totalmente la pubblicità potrebbe non portare ai risultati sperati.
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