ESCLUSIVA - Baldini: "Tifo Empoli, ma scommetto sulla Lazio. Pioli? Ha la colpa di essere rimasto..."

Un calcio alla crisi, quello che ha dato Inzaghi alla prima tra i grandi sulla panchina della Lazio. Diverso tipo di calcio - nel sedere -, rifilato da Silvio Baldini a Mimmo Di Carlo. Si giocava Parma-Catania, stagione 2007-2008, il tecnico di Massa sedeva sulla panchina siciliana. Un siparietto memorabile del calcio nostrano. "Per chiarire bisogna essere in due...", glissa Baldini quando gli si chiede di un'eventuale pace fatta. Niente da fare però, a distanza di anni le ruggini restano. L'allenatore toscano nella sua lunga carriera ha guidato anche l'Empoli. Sei anni nell'area tecnica del Castellani: l'esperienza più fortunata quella nel 2002, quando riuscì a portare i biancoblù in Serie A. Fumantino, spontaneo, malato di calcio. "Tifo Empoli, ma scommetto sulla Lazio...", il pronostico per domenica. Prima di una lunga intervista a 360° rilasciata ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it
L'Empoli sembra rivitalizzato dalla vittoria nel derby, mentre la Lazio rincorre il secondo successo consecutivo: che scontro sarà all'Olimpico?
"Non è affatto semplice fare pronostici. L'Empoli è tornato a giocare il calcio che conosce, fatto di grande aggressività e velocità. Per la Lazio sarà un test importate. Col cambio di allenatore ha dimostrato di aver ritrovato i giusti equilibri e andare a vincere a Palermo non era facile".
Da allenatore navigato, che idea ha sulla promozione di Inzaghi alla guida della prima squadra. La ritiene una scelta azzeccata vista la giovane età e in un momento così delicato per la piazza laziale?
"Ogni cambio ha un suo significato. Inzaghi sa il fatto suo, ha saputo dare certezze e fiducia al suo gruppo. Lo si è visto nel modo in cui è riuscito a far stare la squadra in campo e per come ha gestito le emozioni. La Lazio ha fatto una scelta coraggiosa, Inzaghi è tagliato per questo ruolo. Dopo aver vinto la partita di Palermo non rischia di bruciarsi. Giocavi contro una squadra in lotta per la retrocessione e lui ha dato un suo timbro. La Lazio ha qualcosa di lui, ha portato una ventata nuova. Povrà trovare molte difficoltà, ma il fatto di essere cresciuto in questo club lo aiuta".
Che ne pensa dell'operato di Stefano Pioli? Cosa prova un allenatore a trovarsi in una situazione simile a quella del tecnico emiliano?
"Vivere un esonero così diventa triste. È brutto dover affrontare questi ultimi mesi con tutte queste difficoltà. L'unica colpa di Pioli può essere il fatto di essere rimasto alla Lazio dopo un anno fantastico come quello scorso, alla luce di un mercato inesistente".
Come vorrebbe finisse domenica?
"Sinceramente faccio il tifo per l'Empoli, vorrei vincesse. Se dovessi scommettere un euro punterei sulla Lazio. Il cambio in panchina ha portato nuova verve. Imporsi in quel modo a Palermo dopo un derby perso mi fa ben pensare. I giocatori hanno ritrovato delle certezze. Mi auguro di sbagliarmi (ride, ndr). Col cuore dico Empoli, ma la testa mi dice Lazio".
Come è cambiata la piazza empolese rispetto a quando c'era lei?
"L'Empoli ha un grande presidente, molto attento anche al settore giovanile. Sa scegliere i collaboratori giusti e con molta umiltà fa sempre scelte oculate. Guardate con Sarri".
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