Acerbi: "Lazio da Scudetto! Ripresa? Sì, ma con le giuste precauzioni"

ACERBI A RADIOUNO - Obiettivo ricominciare, ma in sicurezza. Lo dice chiaro Francesco Acerbi ai microfoni di Radio1 nella trasmissione Radio Anch'io Sport. Ecco le sue parole iniziando da come sta vivendo la quarantena:
"Siamo abituati a stare sempre in movimento ed è dura stare fermi. Tornare alla normalità è la cosa più importante in questo momento. Noi ci alleniamo a casa e il tempo passa".
Quella della sua malattia è stata una storia toccante. Aveva anche pensato di finire la sua carriera?
"Volevo smettere, ci ho pensato un paio di volte. A 16 anni ero a giocare con i miei amici in paese. Prima della malattia poi, a 23-25 anni, volevo smettere. Poi dopo la diagnosi dei due tumori mi è scattato qualcosa in testa e sono cambiato".
Si parla anche della possibilità di giocare nell'anno solare.
"Sono tutte supposizioni che ognuno fa. Secondo me è un po' difficile, visto che c'è anche l'Europeo. Penso che sia complicato e spero che finisca questa stagione il prima possibile. Magari giocheremo a Natale, incastreremo varie partite anche al posto della Nazionale, ma entro il 30 settembre io ripartirei con la prossima stagione. Ritiro? Non credo che stare 3 mesi in ritiro sia la soluzione e la scelta più opportuna".
Come pensa che sarà la ripresa dal punto di vista dei contatti di gioco?
"Non credo che le cose possano essere diverse dal solito, penso che in campo saranno come sempre, altrimenti è inutile e non si può giocare. Faremo tutti i test prima delle partite ma una volta in campo si spingerà come sempre e i contatti ci saranno. Se non potrà esserci contatto non è calcio, vanno bene tutte le precauzioni e il no agli spettatori. Ma non posso far fare gol un avversario perché non posso toccarlo, sarebbe un altro sport".
Che idea si è fatto del possibile protocollo da seguire? Voi giocatori siete stati interpellati?
"Spero di ricominciare ma qualcuno non è d'accordo e c'è sempre qualcosa che non va. Non si rema tutti dalla stessa parte. Noi come Assocalciatori puntiamo alla ripresa, vogliamo giocare con la massima sicurezza e le giuste precauzioni. Se si ricominciasse il 4 maggio ad allenarsi dopo poco saremmo pronti per giocare. Non servono tre mesi di ritiro, basta stare attenti alla sicurezza".
Cosa pensa della sua carriera attuale?
"Sono contento di come sono diventato, meglio arrivare dopo che non arrivarci. Ho tanti difetti ma sono felice. Voglio sempre migliorare, prima non avevo la testa ed ero superficiale. Non sapevo a cosa andavo incontro".
La Lazio è da Scudetto?
"Da quello che ha dimostrato sicuramente sì. Abbiamo vinto con Inter e Juve e anche nei momenti di difficoltà siamo stati bravi e attenti, senza mai disunirci. Abbiamo lavorato tutti insieme e abbiamo qualità. La mentalità è questa e lo sarà per il resto del campionato".
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