Il calcioscommesse a colazione: Gianello miseria e (non) nobiltà, "Calimero" Quagliarella e lavatrici

Che il calcio non fosse proprio la famiglia della Mulino Bianco, teneramente accoccolata intorno alla colazione in tutte le pubblicità da quando esiste il concetto di spot (e sport), si poteva immaginare. A propositoForse qualcuno avrà preso il Corriere dello Sport, l'avrà letto mentre stava per fare colazione, in autobus, in strada. Fermatevi un attimo, la vita non è uno spot della Mulino Bianco, ne lo sono gli spogliatoi calcistici, a quanto pare.
PALLA NON A QUAGLIARELLA E NON L'ABBRACCIAMO - 16 giugno 2011 Quagliarella, Procura della Repubblica di Napoli. Di rilevante poco o nulla, a parte il gusto quadretto del clan sudamericano dello spogliatoio partenopeo che non passava la palla. Che per un attaccante, potrebbe essere un bel deficit: "Sono andato alla Juve per motivi calcistici. Già durante la stagione c'erano state frizioni e incomprensioni con alcuni compagni di squadra. Qualche compagno faceva di tutto per non passarmi la palla, mi sentivo emarginato. Forse il gruppo dei sudamericani (Lavezzi, Gargano, Campagnaro, etc.) sentiva e invidiava il maggior affetto che i tifosi spontaneamente mi avevano subito riservato, magari anche perchè napoletano. Il gruppo dei sudamericani mi era ostile in campo, non passandomi la palla quando avrebbero potuto e dovuto". Mulino bianco no grazie, noi la palla non te la passiamo. Ma poi si arriva al nodo, la partita contestata contro la Sampdoria: "L'ultima partita per me aveva un valore economico, oltre che sportivo, perchè segnare un gol avrebbe consentito di ottenre un sostanzioso premio in denaro da parte della società (bonus per i 12 gol, il giocatore era fermo a 11 ndr). A domanda, preciso che la voce della clausula si era sparsa nello spogliatoio, tanto che prima dell'incontro anche l'allenatore Mazzarri mi chiamò per dirmi che mi avrebbe schierato titolare per mettermi in condizione di segnare. Il loro portiere fece miracoli e mi parò due tiri con i quali ero certo di poterla buttare dentro. Non colsi alcuna anomalia nel comportamento dei miei compagni (la Sampdoria doveva andare in Champions, il Napoli non aveva obiettivi rilevanti). Non ricordo di aver parlato con Gianello della partita Sampdoria -Napoli, ne ho notato comportamenti anomali da parte sua. Non ricordo di aver parlato con Gianello del mio premio". Non ricordo, quanti ne sentiremo? Calimero Quaglierella, ce l'hanno tutti con lui, ma lui non ricorda nulla.
VOYEUR - Non ricordo di aver mai pensato che la Mulino bianco fosse di casa a Castelvolturno. Il problema è che Matteo Gianello, terzo portiere del Napoli, lo sconfessa, questo quadretto squisitamente sportivo alla volemose bene modello Mulino Bianco (qualcuno magari ne starà mangiando i biscotti, nel mentre legge il Corriere): "Sia Giusti che Cossato (suoi ex-compagni al Chievo Verona) mi chiesero informazioni su Lecce-Napoli, credo di aver detto che il Napoli si sarebbe impegnato al massimo per vincere la partita. Prendo atto che il significato delle conversazioni intercettate appare del tutto contrario a quanto da me riferito (ovvero, ha detto esattamente il contrario in altro luogo che non fosse davanti alla giustizia ndr). Prendo atto che tale atteggiamernte corrisponde a quanto pronosticato nel corpo della conversazione contestatami, ma preciso che ebbi a trarre l'impressione dal climo dello spogliatoio e dall'euforia durante gli allenamenti, e la mia esperienza in tali casi mi dice che non è difficile andare incontro ad una sconfitta (quadretto sportivo altrettanto Mulino bianco, ma stanno per finire i biscotti. Notoriamente ridere in allenamento facilita le sconfitte e la depressione pessimistica le evita ndr)". Notoriamente guardare allenamenti fornisce il risultato preciso. Lo sanno tutti.
INTERCETTAZIONI E FANTASIA - Le intercettazioni quantomeno ci hanno rivelato che la fantasia, per i soprannomi per gli atleti non è che sia requisito fondamentale, al telefono. Sempre Gianello: "Dentino" è Mascara (Fantasia portami via ndr). Giusti mi chiedeva riguardo a lui di Brescia Catania. Grana e Tortellini sono riferiti alla partita Bologna-Parma (Ma dai, non lo avremmo mai detto. Durante la colazione, non il top, ma premiamo ancora il lavorio intellettuale e artistico nell'elaborazione lessicale). Il "guru" o "Albertone" è Malesani, ex allenatore del Chievo Verona". E poi, frase ricorrente, non sono in grado di spiegare: "Non sono in grado di spiegare 'Purtroppo Miki.. che Cavani vuol fare', nè quella successiva in cui faccio riferimento alla necessità di convincere De Sanctis (da spiegare in quel caso non sembra ci sia molto ndr). Non so spiegare il riferimento ad Abbruscato nè il riferimento al "CEO". "9 su 11", sono i giocatori di Napoli e Inter, ritenevo che a 9 giocatori su 11 delle due squadre potesse andare bene il pareggio. Giusti e Cossato mi hanno detto che le scommesse avvenivano in Austria e in Inghilterra. Su Sampdoria-Napoli, Giusti mi chiese di verificare la disponibilità dei miei compagni, da ricompensare in somme di denaro. Negli spogliatoii, di fronte a 4-5 compagni, ingenuamente dissi che c'era una persona disponibile a dare denaro se avessimo lasciato vincere la Samp. Feci la mia proposta in allenamento, alcuni giorni prima della partita, c'erano Cannavaro e Grava, non c'erano De Sanctis, Santacroce, e Quagliarella. Cannavaro e Grava diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa, visibilmente risentiti (talmente risentiti da non denunciare nulla ndr). Osservando i giocatori dell'Inter in allenamento ritenni che la maggioranza di essi sarebbe stata disponibile ad avere un atteggiamento 'tranquillo' (allenamenti e voyeurismo, capitolo secondo ndr) nell'assecondare il risultato di parità, che avrebbe dato al Napoli la matematica qualificazione in Champions senza preliminari". Se dobbiamo credere a Gianello, ad Auronzo occhi aperti: da come corrono, potreste sapere sin da ora il piazzamento finale della Lazio. Sperando di non vederli mai ridere.
POLIZIA E INDIGENZA - E la colazione sta per finire, pane e calcioscommesse, quando a parlare è il poliziotto Gaetano Vittoria, ispettore di Polizia.: "Curo i rapporti con la società Napoli Calcio, sovraintendendo alla sicurezza dei giocatori, e al delicato rapporto con i tifosi. Il mio compito è raccogliere informazioni su scommesse e frodi. Mi è capitato di recuperare nottetempo atleti in locali pubblici in compagnie non ideali e persino ubriachi (accadde a Lavezzi, lo scorso anno)". Andrebbe sottolineata la parola "atleti", vicino a "compagnie non ideali in locali pubblici", e "ubriachi". Poi, vorremmo sottolineare che alcuni forum sottolineano come il rinnovo di Gianello, miseria e (non troppa) nobiltà, fosse per premiare "prima l'uomo, e poi il calciatore (2005, Napolicalcio.net, ignari tifosi): "Gianello è uno dei giocatori meno pagati del Napoli ed è una delle ragioni che lo hanno spinto a partecipare a scommesse su eventi sportivi. Mi disse in un bar: 'Ma davvero pensi mi basti il mio stipendio? Ho appena comprato una casa per mia madre, una per mio fratello, e ora devo comprarne una per me' (l'impero immobiliare Gianello ndr). Mi disse che da tempo aveva contatti per conoscere anzitempo il risultato delle partite, per averne alterato il risultato grazie ad accordi con la società e le squadre interessate. Le scommesse avvengono a Londra, per sfuggire ai controlli della Snai. Durante la partita Napoli-Parma 1-2, ribaltata nel secondo tempo , nell'intervallo vi fu un enorme flusso di scommesse online, anche di camorristi di Secondigliano, sul risultato finale poi verificatisi". Piccoli tasselli: non solo Singapore, ma anche Londra. Gita a Trafalgar square, e scommessina. Ma c'è anche dell'altruismo nell'aria, chiudiamo con una nota lieta: "Per cercare di vincere ogni possibile resistenza ad un rapporto che mi avrebbe consentito di disporre di maggior informazioni, dissi a Gianello che mio padre in pensione aveva una somma da investire, e lui mi disse: 'Tranquillo ti tengo presente', in occasione di Napoli-Chievo. Si appoggiò durante la partita ai cartelloni pubblicitari dietro la porta del Napoli, io feci lo stesso, e non appena fummo abbastanza vicini da parlare sottovoce liberamente, mi disse che il risultato sarebbe stato 3-1 per il Napoli". La pensione anche in tempi di crisi a volte basta a qualcosa.
ALTRO CHE ZEMANLANDIA - De Martinolandia sulla Gazzetta: "E’ stata una combinazione se siamo arrivati a scoprire questo giro di illeciti. Combinazione irripetibile. Ora per qualche stagione forse le cose si calmeranno, ma ci sono troppi interessi. Il calcio deve fare di più per mettersi al riparo, l’omertà è una piaga vergognosaCome le dicevo ci sono due o tre piste interessanti… Il derby di Genova? Non me ne occuperò più io. Proprio in queste ore ho trasferito gli atti ai colleghi di Genova. Le carte sono interessanti: diverse intercettazioni e non solo quella dell’ultrà Leopizzi pubblicata dalla Gazzetta. Ribadisco: lo scenario è inquietante. C’è molto materiale che riguarda Genoa-Siena e naturalmente sulla presunta colletta dei giocatori della Samp per il derby. E poi bisogna capire i rapporti tra Preziosi e alcuni indagati. La vicenda degli ultrà è di una gravità inaudita. E siccome anche a Bari è accaduta una cosa simile, forse c’è qualcosa che non va nel sistema. Forse i club dovrebbero fare di tutto per affrancarsi da certa gente. E invece….". La vicenda degli ultrà è di una gravità inaudita. Qualcosa che non va nel sistema. Una gravità inaudita. Meno male, che quella dei giocatori invece è della minima importanza. Sugli ungheresi: "Dipende da quello che vorranno dire. Soprattutto Gegic. Ci sono stati dei contatti, forse a settembre sarà qui. Con interessi milionari in ballo, non mi stupirebbe se qualcuno lo convincesse a raccontare cose diverse da quelle che sa. Fino a quando non risponderà alle domande, non ho aspettative". Tradotto, non aspettatevi niente, noi non gli possiamo offrire soldi, che invece qualcun altro potrebbe offrirgli, eccome.
COSE DA LAVATRICI - Su Conte Potevanochiamarmi primadiperquisirmi fa una giusta distinzione: "A dire il vero la posizione di Conte dal punto di vista penale è marginale. Finora sarebbe impossibile dimostrare un reato associativo. Non ci sono soldi. Quanto alla frode sportiva, siamo su un piano ipotetico. Credo ci siamo più elementi per quello sportivo. C’è di mezzo una possibile omessa denuncia di massa per Novara-Siena. Sull’altra sfida (AlbinoLeffe-Siena, ndr) la procura della Figc ha più riscontri". Ovvero, traduciamo ancora: nulla di penale, ma sportivamente, qualcosina c'è. Qualcosina di nome Carobbio. 8 tesserati Siena sconfesserebbero in blocco ("l'omertà, è una piaga vergognosa") il super pentito. Peccato che 4 dell'Albinoleffe confermino tutte le dichiarazioni già rese: " "Conte ci disse che potevamo stare tranquilli, in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio" (Tranquilli, li ho visti in allenamento, direbbe Gianello ndr); "Fummo tutti d'accordo, squadra e allenatore, di lasciare il risultato all'Albinoleffe" (tutti d'accordo, tranne quegli 8 che negano tutto, che non c'erano, e se c'erano dormivano, evidentemente ndr); "Coppola entro negli spogliatoi sbiancato in volto, era stato avvicinato poco prima da una persona vicina a Mezzaroma che gli aveva chiesto se c'era la possibilità di perdere la partita. Ho appreso in seguito da Stellini che la proposta era stata fatta da Mezzaroma anche allo staff tecnico". E questi sono guai seri per la società, se si trovassero conferme. Sbiancare un giocatore, dopo aver cercato di ammorbidirlo, non è un bel gesto. Cose da lavatrici, non da presidenti.
E LA LAZIO? - Non può mancare al party di oggi, tutti invitati a colazione con noi. E cosi ecco a voi Laszlo Strasser, estradato venerdì dall’Ungheria, arrivato lunedì a Cremona dal carcere Regina Coeli di Roma, 36enne membro del clan degli ungheresi interrogato ieri dal gip di Cremona Guido Salvini. Ma chi è? Tanto per non annoiarsi in Ungheria, ha partecipato ad "attività illecite connesse alla manipolazione delle partite Lazio-Genoa, Palermo-Bari e Novara-Siena della stagione 2010-11". Oltre ad aver participato alla nostra colazione, ovviamente. E Strasser, no, non dice il Gianelliano, non posso spiegare. Il «gregario» dell’organizzazione ha confermato di aver incontrato a Como e Cernobbio Almir Gegic e Mauro Bressan mentre a Milano Antonio Bellavista. Quest’ultimo avvenuto il 14 maggio 2011 all’Una Tocq hotel di Milano nell’albergo dove, come riportato nell’ordinanza del 28 maggio, "erano presenti anche Omar Milanetto e Dario Dainelli" (a colazione con noi, che avete capito). L’ungherese ha ammesso anche di aver incontrato a Malpensa, il 4 novembre 2011, Choo Beng Huat, l’emissario degli uomini di Singapore senza però confermare l’avvenuta consegna dei soldi (ipotesi che l’accusa avanza vista la diminuzione del peso del bagaglio al momento della partenza per Singapore di Choo Beng, tanti soldi, dunque ndr). Dall’interrogatorio di ieri emerge come il prestante Laszlo Strasser risultasse a libro paga dell’organizzazione. A Salvini avrebbe confermato come gli venissero garantiti vitto e alloggio in cambio dei lavori di «manovalanza» che gli erano richiesti (prenotazioni di alberghi, aerei, auto, a volte anche guardaspalle) dai vari Matyas Lazar e Zoltan Kenesei. In più 4 «gite» a Singapore a spese dell’organizzazione. Tutte conferme rispetto all’ipotesi accusatoria: la colazione stavolta non c'ha più niente da dire, il piatto è vuoto, il latte ce lo siamo bevuto, il calcioscommesse l'abbiamo ancora una volta digerito, forse. Risultati: una gran voglia di una gita a Singapore, un pò di astio verso la Mulino Bianco, una certa mestizia per la vita di stenti dei calciatori costretti a scommettere per comprarsi la terza casa, e la consapevolezza che da oggi in poi, anche guardare un allenamento avrà un che di insano.