Stasera si rende omaggio alla storia della Lazio: alle 19 messa in ricordo di Bob Lovati

29.03.2012 12:06 di  Stefano Fiori   vedi letture
Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it
Stasera si rende omaggio alla storia della Lazio: alle 19 messa in ricordo di Bob Lovati

Ci sono alcune persone che, per uno strano scherzo del destino, salutano il proprio avvento nel mondo al Nord, magari a Milano, ma legano mente, cuore e anima alla Capitale, quella mamma Roma che adotta come propri figli chi le dimostra di saperla amare. Bob Lovati fa parte di questa categoria: nella sua lunga e piena vita, il portierone nato in quel di Cusano Milanino si è lasciato abbracciare dalla brezza del Ponentino, colorando il suo sangue con i colori della più antica società di calcio benedetta dal Cupolone, la S.S. Lazio 1900. Con il sodalizio fondato da Luigi Bigiarelli, Ente Morale per Regio Decreto, Roberto Lovati - per tutti Bob - ha celebrato un vero e proprio matrimonio, lungo quasi sessant'anni. Arrivato a Roma nel 1955, Bob non se ne più andato. L'unica persona che l'ha costretto a non vedere più la luce che illumina il Tevere è stata una signora silenziosa, che il 30 marzo dello scorso anno ha deciso di posare le dita sui suoi occhi, accompagnandolo nell'ultimo viaggio verso un degno e meritato riposo. Domani sarà già passato un anno dal suo addio, uno come il numero che fiero portava sulla sua maglia e con il quale ha vinto il primo trofeo della storia laziale, la Coppa Italia del 1958. Ma già questa sera il suo nome verrà ricordato dalle persone che gli hanno voluto bene, tanto quanto Roma e la Lazio. Alle 19, infatti, il figlio Stefano - consulente ortopedico della società biancoceleste - saluterà di nuovo il suo grande padre, nella chiesa del Cristo Re di Viale Mazzini. Accanto a lui ci saranno personaggi che, insieme a lui, hanno fatto la storia della Lazio: tra di loro, quei "ragazzi del '74" che già lo scorso anno chinarono il capo nella Chiesa Gran Madre di Dio, a Ponte Milvio, stesso scenario dell'ultimo, drammatico saluto al grande Tommaso Maestrelli. Come l'allenatore del primo scudetto, Bob era semplicemente la Lazio, e lo è ancora oggi, in un momento storico in cui di figure biancocelesti fino al midollo se ne sente sempre di più il bisogno.