Lazio, Signori: “I tifosi la mia vittoria più bella. Questa invece la mia paura”

28.08.2022 11:15 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Lazio, Signori: “I tifosi la mia vittoria più bella. Questa invece la mia paura”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Beppe Signori torna nella Capitale. Questa volta però per presentare il suo docu - film “Una storia di vita e di Sport”, attraverso il quale ha raccontato la sua carriera ripercorrendone alcune tappe fondamentali inclusa la vicenda del processo legato al caso del calcioscommesse. Un evento che ha segnato e stravolto completamente la sua vita per dieci anni e continua a farlo a distanza di tempo, nonostante sia stato assolto “perchè il fatto non sussiste”. Così come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, l’ex bomber ha affrontato l’argomento nel corso di una lunga intervista e a proposito di un possibile ritorno nel mondo del calcio, ha affermato: “Ho conseguito il patentino da allenatore, ma nessuna offerta di lavoro. Italia siamo tutti moralisti e anche se vieni assolto ti rimane addosso un alone. Forse in qualche modo do fastidio”. Questo evento ha lasciato degli strascichi non indifferenti nella sua vita, costringendolo a vivere anche con l’eterna paura “del suono del campanello" che lo riporta alla mattina in cui fu arrestato.

Messi da parte i ricordi brutti, c’è stato modo anche di parlare di ciò che questo sport gli ha regalato e fatto vivere. Impossibile per lui non menzionare la Lazio: “È stata fondamentale, in biancoceleste mi sono consacrato come giocatore. La vittoria più bella sono stati i tifosi scesi in piazza per non farmi andare via. Vale dieci scudetti”. Infine, un salto nel presente alla squadra di oggi. Questo il suo commento: “È stata fatta una squadra su misura per Sarri. Sono certo potrà dare fastidio alle tre-quattro potenze del campionato”.

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