Lazio, Valdifiori: "Non giocare in Europa è un vantaggio per Sarri. Non si accontenterà di..."

Intervenuto in collegamento ai microfoni di Radio Laziale, Mirko Valdifiori ha parlato a lungo di Maurizio Sarri, tecnico che lo ha guidato nelle sue parentesi con Empoli e Napoli. L'ex centrocampista si è soffermato sul metodo di lavoro del Comandante e su come alcuni elementi della rosa della Lazio potrebbero adattarsi al suo gioco. Queste le sue parole: “A Sarri piace molto lavorare in settimana, non giocare l’Europa gli farò preparare meglio le partite. La Lazio dovrà sfruttare questo aspetto per far sì di poter vincere e qualificarsi in Europa. Ci sono giocatori molto forti”.
CENTROCAMPO - “La mezzala fa da raccordo alla sua idea tattica tra centrocampo e attacco. Penso che lui abbia l’esperienza per trovar quel giocatore che gli possa garantire quello che lui chiede in campo. Spesso è stato bravo ad adattare i calciatori in campo. Al regista Sarri chiede di saper verticalizzare. E’ un giocatore sempre al centro del gioco. Credo che sia Cataldi, sia Rovella siano due giocatori capaci di farlo. Fatico a pensare a una Lazio senza Rovella, ma secondo me possano giocare insieme. A Empoli e Napoli ha adattato dei mediani a fare le mezzali. L'unica volta che ho visto Sarri cambiare è stato alla Juve. Sennò ha sempre cercato il suo gioco. Secondo me ha i presupposti per fare una bella stagione quest’anno”.
ISAKSEN - “Isaksen ha degli ottimi spunti. Ha un grande sinistro, cerca spesso la conclusione rientrando sul suo piede forte. Visto il gioco che propone Sarri può valorizzarsi. Secondo me lui e Cancellieri hanno le caratteristiche giuste”.
OBIETTIVI - “Non inizierà la stagione accontentandosi di arrivare settimo o ottavo. Dopo lo stop credo che sarà motivato e voglioso di raggiungere bei traguardi. Darà le motivazioni giuste ai giocatori”.
CENTRAVANTI - “Castellanos o Dia? Non lo so neanche io. Secondo me partirà titolare Castellanos, ma anche Dia ha fatto vedere belle cose. A Sarri piacciono gli attaccanti che vengano incontro mandando gli esterni in profondità.
MODULO - “Vedo difficile un centrocampo a due con Sarri. Il 4-3-1-2 lo vedo più realistico, ha fatto belle cose con questo modulo”.
HYSAJ - “Hysaj ? Non è un caso che ogni allenatore si sia affidato a lui. Non molla mai. Ha una forza mentale incredibile, lui fa il suo, risponde sempre presente. A livello tattico è molto applicato, intelligente e per questo Sarri ci ha sempre puntato”.
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