Prandelli e il modello da seguire per la Nazionale: "L'esempio vincente è Candreva"

Antonio Candreva modello per chi vuole conquistare la Nazionale. Se a dirlo è il ct Cesare Prandelli, il complimento per il biancoceleste ha un valore immenso. Nel corso della conferenza stampa dal ritiro di Coverciano, i cronisti hanno domandato al selezionatore azzurro se le ultime convocazioni fossero figlie delle recenti prestazioni contro Danimarca e Armenia? "No, perché dobbiamo capire se alcuni calciatori a certi livelli mantengono determinazione e sfrontatezza che sfoggiano nel campionato italiano - ha risposto Prandelli -. L'esempio vincente in questo senso è quello di Candreva, che convocato per l'ultima Confederations Cup ha dimostrato di avere personalità, tranquillità e forza". Un prezioso attestato di stima per il numero 87 laziale, simbolo del fatto che - secondo il commissario tecnico - la Nazionale è aperta a tutti: "Ci sono sempre posti vacanti, sono convinto che molti giocatori sono stimolati dall'essere menzionati. Le prestazioni per andare al Mondiale devono essere continue e quindi non abbiamo in testa i 23 giocatori che verranno convocati. Al momento ne ho 35". Prandelli ha poi espresso il proprio parere sui fatti di Salernitana-Nocerina: "Vanno fatte delle riflessioni, abbiamo perso tutti e la situazione doveva essere gestita meglio. Alcune persone vestono la maglia degli ultras ma sono delinquenti e basta, capaci soltanto di minacciare. I veri ultras sono quelli che preparano le coreografie, impiegano tempo per il club e incitano davvero la squadra affinchè vinca e dia il massimo grazie al loro appoggio. Questo è un problema sociale - ha concluso il ct-. Ci illudiamo di avere il calcio migliore e il tifo migliore ma non è così".