Lazio, Baroni incontrerà la società: le ultime sul suo futuro

RASSEGNA STAMPA - Un rigore contro il Bodo/Glimt e, forse, un punto di meno rischiano di mettere in discussione il lavoro svolto da Marco Baroni. Quello stesso allenatore che sembrava intoccabile nella prima parte di stagione, quando la sua Lazio volava sulle onde del bel gioco e dell'entusiasmo, oggi starebbe suscitando dubbi sulla sua affidabilità per un progetto tecnico a scadenza triennale. Lo fanno i tifosi, ma non è da meno anche la società che nel 2025 è diventata più rigida nei suoi confronti, vista la frenata che ha caratterizzato il cammino della squadra verso la Champions League. "Metto il casco e arrivo in fondo" ha detto Baroni in conferenza stampa dopo il pareggio contro la Juve, e poi: "Tirerò anch’io una linea e vedremo".
TIRARE LE SOMME - L'impressione è che il risultato dei calcoli di Baroni, a livello prettamente egoistico, diano sempre un risultato positivo. In una stagione in cui l'obiettivo era quello di gettare le basi per costruire il futuro, ha bruciato le tappe e ha portato la squadra in lotta per un posto in Champions League. Ma a quanto pare non basta per assicurarsi il futuro nella Lazio. Forse serviva di più, ma non è ben chiaro cosa. Nel girone d'andata ha conquistato 35 punti, in quello di ritorno 29 a due giornate dal termine: vuol dire che per quanto se ne possa discutere, c'è la possibilità di eguagliare lo stesso cammino fatto nei primi mesi vincendo le prossime due.
IL VERTICE-VERITA' - La narrazione, però, ha un peso che Baroni deve portare sulle spalle. Come riportato dal Corriere dello Sport, l'inverno è stato lungo e freddo, soprattutto nei rapporti tra lui e la società per una differenza di vedute sulla gestione della rosa. La primavera e una nuova gestione delle risorse aveva permesso un riavvicinamento, rinviando tutto all'estate. Ora che il vertice-verità, come lo chiama il quotidiano, si avvicina l'impressione è che le prossime partite saranno ancor più importanti. I temi da trattare nel fatidico giorno saranno tantissimi: il rinnovo del contratto fino al 2027 (per il quale erano arrivati già dei segnali tra marzo e aprile), l'ingaggio e il mercato per costruire una Lazio che possa essere futuribile e che abbia come obiettivo costante la Champions League. Di lavoro da fare ce n'è se si vuole avere una crescita costante in tre anni e dare continuità a un progetto pluriennale di cui più volte ha parlato la stessa società.
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