Lazio, Cribari: "Un privilegio giocare con Rocchi. Delio Rossi? Si ruppe qualcosa nello spogliatoio..."

"Seguo tutte le squadre in cui ho giocato, in modo speciale la Lazio". Così inizia l'intervista a Emilson Cribari, tanto per mettere le cose in chiaro. Cinque stagioni vissute nella Capitale e un bagaglio di ricordi sempre a portata di mano. Come, ad esempio, quel derby vinto, di cui il brasiliano ricorda praticamente tutto: "Il momento più bello? La vittoria del derby del 10 dicembre 2006 per 3-0. È stata una giornata indimenticabile". Un'avventura, quella in biancoceleste, che gli ha insegnato molto. Un allenatore, Delio Rossi, che è stato per lui uno dei più importanti della sua carriera: "Con Delio Rossi un bellissimo rapporto, lo reputo uno dei più importanti che ho avuto in carriera. Mi ha insegnato tanto e mi ha dato tanto anche a livello di risultati. Quelle dal 2005 al 2008 sono state tre stagioni davvero belle".
LA SORPRESA INZAGHI - Nel corso della sua esperienza alla Lazio, Cribari ha avuto modo di conoscere da vicino anche l'attuale allenatore capitolino, Simone Inzaghi. Intervenuto ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, l'ex difensore si è espresso sull'attaccante diventato, quattro anni fa, guida della prima squadra: "Tutti gli volevano bene, era ed è ancora sicuramente un ragazzo giocherellone, simpatico. Metteva allegria allo spogliatoio. Il calcio lo capiva in maniera diversa, lo studiava, conosceva i giocatori di tutte le categoria. Aveva qualcosa di speciale. Non me l’aspettavo così bravo. Non tanto per quanto riguarda la parte tecnico-tattica, ma mi sembrava un ragazzo sensibile, credevo non potesse sopportare la pressione dell’ambiente. E invece si sta dimostrando forte anche su quest’aspetto".
L'AMICIZIA CON ROCCHI - Chiamato a parlare del giocatore più forte con cui abbia condiviso lo spogliatoio biancoceleste, il classe '80, in un mix tra amicizia e qualità professionali, risponde, con un pizzico d'orgoglio, Tommaso Rocchi: "Ci ho giocato insieme ad Empoli e poi l’ho ritrovato alla Lazio. Si è dimostrato un giocatore con una continuità di rendimento impressionante. È stato davvero un privilegio poter giocare con lui, come professionista, come amico e come giocatore. Sono andato a trovarlo in campo, lo seguo molto da vicino e spero che possa arrivare in prima squadra anche lui in futuro. Di tutti quelli che ho visto, sia compagni che avversari, nei movimenti d’attacco che faceva era unico. Può insegnare tanto ai più giovani". Proprio insieme all'ex attaccante, Cribari ha vissuto anche un momento di forte conflittualità all'interno del club, per cui ammette di "aver sofferto moltissimo". Poi continua: "Ad un certo punto s’è rotto qualcosa all’interno dello spogliatoio. Stava peggiorando la situazione negli ultimi mesi di mister Delio. Ho sofferto tanto, pensavo che quella squadra, quel gruppo, meritasse un po’ più di considerazione. I giocatori andavano via in malo modo, c’erano dei litigi, come quello di Pandev e Berhami. Io ne ho sofferto particolarmente. Se potessi tornare indietro cercherei di rimanere un po’ più equilibrato".
LA RIPRESA DEL CAMPIONATO - Sui traguardi della Lazio, l'ex Empoli non ha dubbi e azzarda: "Lo Scudetto un obiettivo alla portata. La Juventus è ancora sopra a tutti. I biancocelesti avevano trovato una continuità di rendimento, una forza di squadra, una qualità di gioco impressionante. Avrebbero potuto lottare fino alla fine per vincere il titolo. Ripresa del campionato? Dobbiamo pensare alla salute, al bene di tutti. Sportivamente parlando, il campionato deve finire. Non importa in quale data. Le difficoltà ci saranno per tutti, ci vorrà un po' di tempo per rifare la preparazione. Anche se i giocatori sono professionisti e stanno mantenendo la forma in casa, tornare in campo è diverso. È un peccato, i biancocelesti erano davvero in forma. Adesso sarà un po' difficile, è un'incognita".
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