Piscedda sul caso Keita: "A quell'età è normale voler giocare di più. Hoedt? Buon acquisto"

É il padre putativo di ogni giovane italiano a caccia di gloria, Massimo Piscedda è un vero e proprio guru in chiave di settore giovanile. Ex laziale, ora alla guida della Nazionale B Italia, Piscedda porta avanti da anni la politica per la valorizzazione dei baby, il mercato biancoceleste lo avrà soddisfatto. Con gli acquisti di Morrison, Patric e Hoedt a Formello tira un particolare vento di giovinezza. Piscedda conosce bene il centrale olandese: "L'ho visto giocare - spiega al Corriere Dello Sport -, è un ragazzo molto alto, con leve lunghe. Deve abituarsi al calcio italiano, è un buon acquisto, un '94 di prospettiva. Torno a ripetere un concetto, i giovani bravi non sono solo all'estero, giocano anche in Italia, basta individuarli. Credo che il patrimonio giovanile italiano sia molto importante , è uno dei più ricchi al mondo, basta crederci". Per un baby che arriva ce n'è un altro che vorrebbe andare, come Keita: "Purtroppo ha concorrenti che sono più forti, come Candreva e Felipe Anderson. Se Keita non si sente la loro alternativa è chiaro che voglia andar via. A vent'anni vuole giocare, non si può biasimare".