Serie A, come superare l'ostacolo quarantena: il precedente di Ibrahimovic

Un modo per superare l'ostacolo quarantena potrebbe esserci. Due tamponi negativi nel giro di 48 ore: così viene accertata la guarigione dal coronavirus, e allo stesso modo potrebbe essere verificato anche il mancato contagio. C'è anche un precedente abbastanza recente. L'11 maggio Zlatan Ibrahimovic tornò a Milano dalla Svezia e secondo protocollo si sarebbe dovuto sottoporre alla quarantena di due settimane. Appena sbarcato scelse Milanello come luogo in cui trascorrere il suo isolamento e venne sottoposto al tampone. Dopo 48 ore ci fu il secondo test e in seguito a due risultati negativi la ASL diede il via libera per tornare a lavorare con i compagni.
INCUBAZIONE E TAMPONI OGNI DUE GIORNI - Siccome il CTS non ha intenzione di ridurre il periodo di quarantena, l'obiettivo della Federcalcio sarebbe quello di dimostrare il mancato contagio. Il problema rimane il periodo di incubazione del virus, in media da 5 a 6 giorni, in alcuni casi può spingersi tra i 12 e i 14. Se dopo una settimana un soggetto risulta negativo al doppio tampone è bassa la possibilità di contrarre il virus. In questo senso la Figc pensa a incrementare la frequenza dei controlli: secondo il protocollo vigente il gruppo squadra è sottoposto a tampone ogni 4 giorni, l'idea è quella di ridurre l'intervallo a 2. In questo modo verrebbe ridotto il rischio, in caso di contagio, di sottoporre a quarantena non soltanto la squadra del positivo ma anche quella avversaria. Una strategia finalizzata a intercettare l'eventuale contagiato prima che questo possa scendere in campo.
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