PRIMAVERA – La Lazio non va oltre il pareggio: a Napoli è 1-1

25.01.2014 13:34 di  Manuel Pasquini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Manuel Pasquini-Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA – La Lazio non va oltre il pareggio: a Napoli è 1-1

Termina 1-1 il match del Sant'Antimo, la Lazio si fa riprendere dopo il vantaggio iniziale di Elez. Non una bella gara quella dei biancocelesti, che raccolgono il secondo pareggio in campionato dopo quello di Reggio Calabria. In classifica la squadra di Inzaghi si porta a quota 35 e deve sperare in un mezzo passo falso dei viola per non perdere la testa.

IN CAMPO – Inzaghi schiera i suoi con il classico 4-3-3, in porta c'è Guerrieri al posto di Strakosha convocato in prima squadra. Consueta linea difensiva con Filippini, Ilari, Serpieri e Pollace. Al centrocampo ad impostare c'è Elez, coadiuvato da Minala e Murgia. In avanti torna Fiore con Lombardi e Palombi, chiamato a sostituire l'infortunato Tounkara. Dall'altra parte nessuna sorpresa nemmeno per Saurini, che risponde con un 4-2-3-1 tutto tecnica e velocità. Con Tutino, Gaetano e Bifulco, dietro la prima punta Rubino.

PRIMO TEMPO – Pronti via e la Lazio è già pericolosa dopo appena un minuto, con un tiro ribattuto di Murgia, su cui Palombi non arriva per l'ottima chiusura della difesa azzurra. Continua a macinare gioco la squadra biancoceleste che duetta bene davanti con Fiore e Palombi ma la retroguardia partenopea è sempre attenta a chiudere. Al 13' è ancora Lazio in avanti, questa volta con Lombardi, che dopo aver recuperato un pallone si lancia in velocità sulla fascia, ma il suo tiro-cross si stampa sul palo. Gli sforzi dei ragazzi di Inzaghi vengono premiati alla mezz'ora, quando su calcio d'angolo, svetta più in alto di tutti Josip Elez, che insacca alle spalle di Contini. Per il croato questo è il terzo gol in una settimana, il quarto stagionale. Non c'è nemmeno il tempo di gioire che solo 3' dopo il Napoli trova la rete del pareggio, con Gaetano che si destreggia bene al limite dell'area e batte con un gran tiro Guerrieri. Momento di appannamento per la Lazio e il Napoli prova ad approfittarne con Rubino, lanciato da Tutino, che da posizione defilata spara sull'estremo difensore biancoceleste. E' ancora Lombardi a guidare il contropiede laziale, ma il suo cross forte e teso è anticipato in tuffo da Contini. L'ultimo sussulto del primo tempo è biancoceleste, con il gran tiro dalla trequarti di Elez che sfiora il palo.

SECONDO TEMPO – Un cambio per parte, la Lazio inserisce Pace al posto di Elez, Saurini tira fuori il gioiellino Tutino e mette dentro Liviiak. Anche in questa ripresa è la squadra di Inzaghi a partire forte, ci prova prima Fiore su bell'invito di Pollace, ma la sua conclusione è murata. Poco dopo è il solito Lombardi a partire in velocità e a guadagnarsi il rigore dopo l'intervento irregolare di Lasicki, che viene anche espulso. Sul dischetto va proprio l'attaccante classe '95, che però si fa ipnotizzare da Contini. Saurini ridisegna la sua squadra con un 4-2-2-1, la Lazio invece sembra meno brillante e contratta. Nonostante l'inferiorità i partenopei si fanno vedere in avanti con Gaetano, bravo a disimpegnarsi sulla fascia e accentrarsi, ma il suo tiro è parato senza problemi da Guerrieri. Provano a scuotersi i biancocelesti, Pollace ha spazio sulla fascia e lascia partire un tiro cross che finisce a fin di palo. Cambia ancora Inzaghi, esce Murgia ed entra Oikonomidis e la Lazio torna a farsi pericolosa con Fiore che insacca, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Si scaldano gli animi e anche il tecnico del Napoli, Giampaolo Saurini viene allontanato dal campo. I ritmi calano e Inzaghi è costretto a cambiare anche Pollace per infortunio, al suo posto entra Seck, secondo gettone per il terzino ex Barcellona. Nel finale altro espulso per il Napoli, è Romano a lasciare il campo, dopo il brutto fallo su Minala. La Lazio chiude in affanno, contro gli azzurri in doppia inferiorità numerica e termina 1-1. Qualcosa da rivedere per Inzaghi, la sua Lazio è sembrata troppo contratta ed impacciata e a tratti ha addirittura subito gli assalti del Napoli che era in 10.