Lazio - Bologna, Amoroso: "Signori faceva dei gol incredibili, Tare è stato una sorpresa"

L'ex giocatore rossoblù ci ha raccontato in esclusiva le sue sensazioni sulla partita di oggi, ricordando anche le sfide del passato
24.10.2020 16:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Tommaso Marsili
Lazio - Bologna, Amoroso: "Signori faceva dei gol incredibili, Tare è stato una sorpresa"

Gli intrecci che caratterizzano la sfida tra Lazio e Bologna, in programma questa sera all'Olimpico, sono tanti. Christian Amoroso, che ha indossato la maglia rossoblù per anni, ce ne ha raccontato in esclusiva qualcuno. In primis ha raccontato le sue impressioni sulla gara: "Entrambe le squadre stanno bene: il Bologna, nonostante sia arrivata sconfitta con il Sassuolo, per larghi tratti ha giocato bene, la Lazio sta benissimo e lo ha dimostrato in settimana. Forse gli ospiti sono più freschi avendo avuto più riposo. I valori in campo sono un po' diversi, però sono convinto che il Bologna si farà valere. Pronostico? Difficile dire il risultato esatto, però spero vinca il Bologna che ne ha molto bisogno. Sarà una partita avvincente e i pochi spettatori che avranno la fortuna di vederla dal vivo si godranno un bello spettacolo. Ne abbiamo tanto bisogno".

CHAMPIONS LEAGUE - "Io ho avuto l'opportunità di giocare questa competizione con la maglia della Fiorentina e posso dire che è una bella emozione. Non capita spesso di giocare certi tornei. Quando lo disputai ero molto giovane ed ero convinto che fosse la normalità, ma non fu così perché poi non sentii più quella musichetta dal campo.E' difficile dire dove potrà arrivare la Lazio, ci sono tante squadre attrezzate e forse molto più attrezzate dei biancocelesti. Riuscire ad andare avanti nella competizione è un mix di tanti fattori diversi (stato di forma, infortuni, fortuna, ecc...), però sono convinto che la squadra di Inzaghi potrà andare avanti". 

RICORDI DEL PASSATO - "Nel 2004 segnai in un Bologna - Lazio, vincemmo anche. Era un posticipo se non sbaglio. Ricordo che venivo da 3 mesi di inattività perché ero infortunato, c'era Peruzzi in porta. Ero molto stanco, ma mi è arrivata la palla da fuori e sono riuscito a calciare. La palla è rimbalzata un metro prima il portiere e si è infilata poi alle sue spalle. Una bella sensazione, anche un bel riscatto dopo tanta inattività".

SIGNORI - "In quella partita segnò anche Beppe Signori, che ormai era nella fase calante della sua carriera. Sono riuscito comunque a vedergli fare dei gol incredibili, nonostante non fosse più dinamico come un tempo. Lui è sempre stato legato a Roma e ai tifosi laziali, ha fatto la storia della Lazio. E' stato bello riuscire a giocare con lui". 

IMMOBILE - "Se Immobile sia il degno erede di Signori? Sono due giocatori completamente diversi, è difficile fare un confronto anche se alla fine in queste situazioni sono i numeri che parlano. Immobile sta facendo grandi cose da diversi anni e ha dimostrato di essere un grande attaccante, capace di segnare in tutte le salse. Mi fa piacere che possa superare Beppe nella classifica all-time dei marcatori biancocelesti". 

TARE - "Il mercato laziale mi è piaciuto, mi sembra abbiano fatto una buona squadra. Il problema è che, di anno in anno, è difficile confermarsi ad alti livelli: la Lazio lo scorso anno ha fatto una cosa incredibile giocandosela fino in fondo, ma è difficile primeggiare con un tetto ingaggi non altissimo. Questo vuol dire che è stato fatto un bel lavoro sia dal presidente, ma anche da Igli Tare (ex compagno al Bologna, ndr) che ormai è una sicurezza. Lui sta lavorando molto bene e, a dire la verità, non mi sarei mai aspettato che potesse ricoprire un ruolo del genere. Quando si appendono gli scarpini al chiodo, è difficile poi immaginarsi cosa verrà. Da questo punto di vista non lo avevo inquadrato ed è stato una grande sorpresa".

ALLENATORI A CONFRONTO - "Io ci ho messo un po' a capire che volessi continuare nel mondo del calcio, poi ho sentito la vocazione e sto provando ad allenare e cercare di trasmettere tutte le situazioni positive che ho vissuto. Con Inzaghi ho fatto il corso UEFA A e UEFA PRO e ho avuto modo di conoscerlo. Mihajlovic invece lo conosco meglio perché mi ha allenato proprio nel Bologna e posso dire che già si intravedeva questa sua voglia di trasmettere grinta. Ora si è raffinato un pochino di più anche dal punto di vista tecnico-tattico. Il suo Bologna gioca un calcio propositivo e bello, merita i complimenti". 

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