LA MOVIOLA - Disastro Di Bello: inventata l’espulsione di Keita. E la Lazio reclama altri due rigori
Terza sconfitta di fila per la Lazio tra campionato e Coppa Italia. All’Olimpico contro l’Inter finisce 3-1. Ma i biancocelesti recriminano per alcune scelte arbitrali di Di Bello. Con cui prima di oggi i capitolini avevano perso solo una volta in nove occasioni. Il fischietto pugliese, reduce dall’errore nel derby, rovina la sua partita nel secondo tempo. Quando invece di concedere un rigore alla squadra di Inzaghi, estrae il secondo giallo per Keita. Nessun dubbio invece sul primo penalty concesso, il terzo in altrettanti incroci stagionali (gli altri due con Bologna e Genoa). Decisamente qualcuno in più sul primo contatto tra Keita e Murillo. Nel finale, dopo l’espulsione di Lulic, l’arbitro pugliese perde decisamente il controllo della sfida. E a fine partita incassa le decise proteste del tecnico laziale. Di seguito l’analisi nel dettaglio di tutti gli episodi da moviola.
PRIMO TEMPO
5’ - Situazione molto sospetta nell’area nerazzurra tra Murillo e Keita. L’attaccante senegalese cade nel contatto con il difensore dell’Inter. Che non tocca la palla, coperta dal numero 14 della Lazio. Di Bello lascia proseguire. In realtà poteva starci anche il calcio di rigore.
17’ - Al secondo episodio Di Bello non ha dubbi. Felipe Anderson brucia Murillo in velocità. Il difensore colombiano prima lo tocca sul polpaccio, poi cadendo gli frana anche addosso. Il fischietto di Brindisi non può che assegnare la massima punizione ed estrarre il cartellino giallo.
45’ - Hoedt non è convinto del fallo su Candreva fischiato dal direttore di gara. La segnalazione è del secondo assistente Alassio. La spinta non è forte, ma il centrale della Lazio mette le mani sulla schiena dell’ex compagno di squadra.
SECONDO TEMPO
46’ - Grande azione di Eder sulla trequarti biancoceleste. La serpentina del brasiliano viene interrotta, poco fuori l’area di rigore, da un intervento irregolare di Hoedt. L’olandese, diffidato, spende il fallo per evitare il pericolo. Inevitabile la punizione e il provvedimento disciplinare.
48’ - Lo stesso Eder - senza cattiveria - restituisce il fallo a Hoedt. La scivolata è in ritardo: Di Bello deve estrarre un altro giallo.
60’ - Keita, anche lui diffidato, si aggiunge all’elenco dei cattivi. Il classe ’95 atterra Candreva. Di Bello non vorrebbe ammonirlo, ma il senegalese - pur in modo non violento - colpisce l’esterno nerazzurro con una pallonata in segno di stizza.
63’ - L’Inter protesta per la concessione di una punizione dal limite alla Lazio. La spinta di Nagatomo su Milinkovic però è evidente. E, vista la pericolosità dell'azione, manca anche il cartellino giallo.
66’ - Doppio e grave l’errore di Di Bello. Keita, nell’area dell’Inter, va a terra nel contatto con Medel. Il direttore di gara non solo non concede alla Lazio il calcio di rigore. Ma incredibilmente estrae anche il secondo cartellino giallo per simulazione nei confronti dell’attaccante della Lazio.
71’ - Ingenuità di Lulic che prende il pallone con le mani prima che sia uscito completamente dal terreno di gioco. Altro giallo, stavolta per proteste.
78’ - La Lazio resta in dieci uomini. Lulic, dopo un fallo su Gagliardini, viene mandato anticipatamente negli spogliatoi. Una decisione giusta in termini di regolamento. Si può discutere forse sul buonsenso.
80’ - Partita che diventa nervosa. Duro intervento di Lombardi su Eder e Di Bello che deve ancora pescare il cartellino nel proprio taschino.