Lazio, la forza dell'unità: Stramaccioni esalta Sarri e squadra

Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter e oggi commentatore di DAZN, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per commentare il momento della Lazio
09.11.2025 08:00 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
Lazio, la forza dell'unità: Stramaccioni esalta Sarri e squadra

La Lazio questa sera affronterà l'Inter a San Siro con l'obiettivo di strappare il massimo da una partita sulla carta proibitiva. La squadra di Maurizio Sarri vuole dare continuità a un periodo positivo per rendimento e che ha visto il gruppo compattarsi intorno all'allenatore. Per commentare il rendimento della squadra, anche in vista dell'Inter, negli scorsi giorni è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale l'ex allenatore e oggi commentatore di DAZN, Andrea Stramaccioni.

LA LAZIO - "Ho visto una Lazio compatta. Ha preso uno schiaffo psicologico durante l’estate, quando sei un calciatore quelle notizie hanno un peso. Nella partita di Como ha affrontato la peggiore squadra, per nome e valore, che potesse incontrare. Sarri è un maestro. Senza coppe è il massimo che si può avere. La Lazio non ha fatto mercato e gli mancano 7 giocatori". 

SINGOLI - "Cataldi non avrà i piedi di Pirlo, ma in campo dà il 120%. La storia di Basic è bellissima. La gente si stringe intorno alla squadra perché capisce benissimo la situazione. Provstgaard mi piace tantissimo, San Siro sarà un esame di laurea”.

DIA - “Dia è un giocatore importante, ma non è una prima punta. Può fare questo ruolo ma deve avere vicino giocatori che si inseriscano nello spazio. Fatica a fare la guerra, cosa che invece ama Castellanos. La Lazio ha due giocatori di fascia che vengono dentro solo con la palla e mancano incursori come Luis Alberto e Vecino. Dia si sta sacrificando con la squadra. Fa un lavoro oscuro. Quando giochi come numero 9 purtroppo conta solo quanti gol fai. Lui in Nazionale fa lo stesso lavoro, ma ha Manè che va a inserirsi nello spazio senza palla”.

SARRI - “Sarri è un allenatore e una persona che stimo tanto. Secondo me è uscito dalla Lazio con l’amaro in bocca. Questo sacrificio tecnico-tattico lo avrebbe fatto solo per la Lazio. Il bello di questo Lazio è il concetto di unità che traspare. Giocatori che seguono il proprio comandante e sono pronti a buttarsi nel fuoco”.

LA FASE DIFENSIVA - “La difesa è un’orchestrina, si vede subito da come pensano che c’è Sarri in panchina. Negli ultimi sedici metri però servono i giocatori. Per alzare quell’asticella in attacco gli esterni vanno bene, manca il contributo del 9 e degli interni di centrocampo. Guendouzi mi piace, ma per fare il salto di qualità bisogna implementare negli ultimi venti metri”.

INTER-LAZIO - “La partita contro l’Inter è difficile. Ha un allenatore che sta vicino alla squadra e vive un momento di grande energia. Da un punto di vista psicologico la Lazio può giocarsi la partita una testa più leggera e avvantaggiarsi di un approccio mentale più sereno".