LAZIO STORY - 15 novembre 1970: quando la Lazio pareggiò il derby a causa del “romanista”… Petrelli

Il derby si avvicina, sabato alle 18 andrà in scena Roma-Lazio. Sarà una sfida da vertice, vista la posizione di classifica delle due società. Inoltre l’ex laziale Kolarov affronterà la sua vecchia squadra, essendo ormai un calciatore giallorosso. Nel 1970 invece ci fu un altro derby che però fu deciso da uno dei ragazzi dello Scudetto del 1974, che all’epoca vestiva la maglia degli storici rivali.
ROMA-LAZIO - Questa era la Lazio allenata da Juan Carlos Lorenzo, che poi venne sostituito in corso d’opera da Bob Lovati. Al termine della stagione 1970/1971 i capitolini misero in bacheca la Coppa delle Alpi e si piazzarono quindicesimi in campionato. Il 15 novembre del ’70 giocarono il derby contro la Roma. Il primo tempo risulterà poco entusiasmante; un’occasione per parte: Franzot tentò l’incursione a rete ma venne fermato da Wilson. Mentre in area giallorossa Fortunato non riuscì ad impattare con forza il cross nell’area piccola fornitogli di Manservisi, questo permise alla difesa della Roma di recuperare. La seconda frazione sembrò essere la copia del primo tempo. Poi Lorenzo decise di far entrare Dolso al posto di Governato. Fu proprio lui al 69’ a sbloccare la partita in favore della Lazio: Marchesi servì Chinaglia che andò sul fondo e crossò in area, dalle retrovie sbucò proprio Dolso che segnò l’1-0. Nel finale, quando ormai si aveva la sensazione che la stracittadina fosse ormai vinta dai biancocelesti, arrivò il gol del pareggio. Cordova verticalizzò per Sergio Petrelli che riuscì a segnare. Nel mentre Polentes venne trattenuto da Zigoni, ma non venne vista nessuna irregolarità: questo fece esplodere le proteste dei laziali. Ad ogni modo la sorte a volte è davvero ironica, i protagonisti del gol del pareggio giallorosso andarono entrambi - nella loro carriera - alla Lazio. Petrelli passò in biancoceleste nel 1972, mentre Cordova lo fece nel 1976. La partita terminò e la Lazio venne fermata sull’1-1 grazie al “romanista” Sergio Petrelli.