Lazio, Zauri: "Sarri è un maestro. La squadra si è rinforzata, Luis Alberto..."

La Lazio è tornata a vincere anche in campionato e ha conquistato la seconda vittoria consecutiva in una settimana. La squadra di Sarri sta esprimendo un bel calcio e l'ambiente biancoceleste sta iniziando ad apprezzarlo. A commentare la prestazione dei biancocelesti contro gli scaligeri, ma non solo, è stato Luciano Zauri, ex giocatore della Lazio, intervenuto durante la trasmissione di Francesco Scarcelli, presso New Sound Level:
GLI ALLENTORI OGGI - "In Italia abbiamo allenatori bravi che stanno proponendo cose nuove, anche allenatori non di primo pelo, mi viene in mente Stefano Pioli che sta cercando cose nuove, si è saputo rimettere in gioco e oggi esprime uno dei calci più belli d'Italia. Ma apprezzo anche Thiago Motta e Vincenzo Italiano. L'Atalanta è la squadra più europea di tutti, inoltre è un serbatoio di giovani e, da qualche anno, ha anche quale soldo in più da spendere, quindi può selezionare i giocatori con più facilità".
MERCATO - "Sul mercato c'è la mano di Sarri che ha richiesto determinate caratteristiche. Romagnoli è un giocatore forte e conosciuto, Marcos Antonio mi piace, ha grandi qualità e sono evidenti, chiaramente deve crescere. Penso sia uno dei mercati dove la società si è mossa meglio sia a livello di qualità, che di quantità".
DIFFERENZE INZAGHI-SARRI - "Il sistema di gioco è completamente diverso. Inzaghi ha costruito nel tempo, ha avuto molti anni per costruire una Lazio a sua immagine e somiglianza, quella di Sarri ci sta diventando e questo si nota. Dietro penso manchi qualcosa, Patric fa bene, ma lo vedo come un giocatore adattato: paga in centimetri e in posizionamento alcune volte. Questa squadra mi piace, si è rafforzata, ha un profilo basso: poche chiacchiere e tanta sostanza. Un difetto di Sarri? Per me è un grande esempio per i giovani, a noi ci aiuta molto, è un punto di riferimento e uno dei migliori allenatori in circolazione. E' un maestro, insegna calcio in Italia e non solo".
VIVAI ITALIANI - "E' una cosa che si può provare a sistemare migliorando le strutture, che sono una grande problema in Italia. Mancano gli spazi, ci sono squadre che si allenano in tre sullo stesso campo. Gli stranieri? Io sono d'accordo sul loro arrivo in Italia, sono favorevole ai giocatori che fanno la differenza. Il discorso cambia quando si vogliono fare dei favori ai procuratori: si toglie solo spazio a quelli più talentuosi. Purtroppo alcuni giochini si fanno fatica a eliminare".
LAZIO - HELLAS VERONA - "La Lazio mi è piaciuta tanto, si è rivista una squadra che gioca a calcio, nonostante l'impegno contro il Feyenoord di giovedì. Ha fatto entrare dalla panchina Vecino e Luis Alberto, questo fa capire il potenziale che possiede questa squadra. Sono giocatori che permettono di cambiare la gara e sostituire i giocatori stessi senza accusarne. Luis Alberto non si può definire riserva, oltre al gol, contro il Verona è stato protagonista di grandi giocate. A questi si aggiungono Marcos Antonio e Cataldi che sono molto interessanti e si possono alternare, mantenendo il livello molto alto. In un contesto come questo è più facile anche inserire i calciatori, perché tutti remano dalla stessa parte e l'ambientamento si semplifica, basta vedere Casale e Cancellieri".
LUIS ALBERTO E CANCELLIERI - "Luis Alberto titolare? Ci sta volere in campo sempre i migliori, ma Sarri li vede tutti i giorni e ha dimostrato di poterli far ruotare nel corso delle partite. Io lo metterei sempre, ma la rosa è lunga ed è giusto che si cambi. Cancellieri vice-Immobile? Lui sta cercando la sua collocazione in campo. E' ben dotato: ha forza e qualità. Parliamo di un giovane, bisogna lasciarlo sbagliare, ma anche responsabilizzarlo perché altrimenti non cresce".