Caso tamponi Lazio, si riparte dall'appello: la Corte Federale sarà diversa

09.09.2021 09:00 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Caso tamponi Lazio, si riparte dall'appello: la Corte Federale sarà diversa
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Chi martedì sera sperava che arrivasse la condanna definitiva sul caso tamponi Lazio ha dovuto ingoiare un boccone amaro. Il Collegio di Garanzia del Coni infatti ha inviato il procedimento di nuovo alla Corte Federale d'Appello che dovrà riformulare sanzioni e motivazioni. Una vittoria per i biancocelesti, per il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia, che hanno visto riconosciute gran parte delle contestazioni. In particolare per quanto riguarda Lotito l'avvocato Vaccarella (noto giurista) si è battuto molto sul concetto giuridico di "culpa in eligendo e in vigilando", scontrandosi con l'avvocato Viglione della Figc.

NUOVO PASSAGGIO IN APPELLO - Adesso l'attesa è rivolta all'uscita della sentenza definitiva con le motivazioni emesse dal Collegio di Garanzia, poi si tornerà davanti alla Corte Federale. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei sarà diversa la composizione rispetto al 30 aprile scorso, quando il primo passaggio in appello inasprì la sanzione rispetto al primo grado soltanto al presidente biancoceleste (da 7 mesi a 12) e non ai medici (conferma dei 12 mesi). La differenza è sostanziale perché con una sanzione di 12 mesi Lotito decadrebbe da consigliere Figc (avrebbe accumulato più di 12 mesi negli ultimi 10 anni), mentre con una sanzione entro i 10 mesi (il rinvio in appello fa guadagnare un mese e mezzo relativo al 2011) la decadenza verrebbe scongiurata. Per questo, nonostante ci sia chi prova ad assegnare significati diversi, martedì per la Lazio e per il Lotito è stata una vittoria.

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