Coronavirus, il nuovo dpcm e i tempi della ripartenza: a gennaio il pubblico allo stadio?

Il mondo dello sport attende il nuovo dpcm di Conte che, salvo sorprese, autorizzerà gli allenamento individuali dal 4 maggio.
26.04.2020 09:45 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Coronavirus, il nuovo dpcm e i tempi della ripartenza: a gennaio il pubblico allo stadio?
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© foto di Samantha Zucchi/Insidefoto/Image

Il nuovo dpcm di Conte, che dovrebbe arrivare domani, autorizzerà, salvo sorprese, gli allenamenti individuali dal 4 maggio. Le varie società, riporta la rassegna di Radiosei, potranno dunque far lavorare i propri tesserati non tra le mura di casa, bensì sui campi e all'aperto. Rigorosamente a orari differenti e divisi per evitare qualsiasi tipo di contatto. A proposito degli allenamenti collettivi, invece, non c'è alcuna certezza. Al momento, si sa soltanto che le sedute individuali allo scopo di 'ricondizionare' gli atleti non potranno proseguire per più di 15 giorni. La speranza, quindi, è che il via libera alle sessioni 'standard' arrivi il 18 maggio, ma ciò dipenderà dal parere del Governo, che leggerà nei prossimi giorni la Certificazione delle attività sportive, redatta dal Politecnico di Torino, che ha analizzato i questionari ai quali hanno risposto tutte le federazioni italiane. Sarà indicato un indice di rischio per ognuna delle 387 discipline sportive e in base ad esso verrà stabilita la ripartenza delle varie attività. 

IL PUBBLICO ALLO STADIO - Se, con tutta probabilità, il 4 maggio i calciatori potranno tornare ad allenarsi individualmente, non c'è ancora una possibilità di prospettiva relativamente al ritorno del pubblico allo stadio. Un problema di non poco conto, che riguarda anche cinema, teatri e luoghi di cultura. Anche nel caso in cui si riducesse il numero di posti nell'impianto sportivo per assicurare il distanziamento, infatti, come potrebbe essere gestito il flusso degli spettatori in entrata e in uscita? Se per i cinema la possibilità di trovare una corsia veloce esiste, per i teatri si parla del prossimo gennaio come periodo indicativo. Gli stadi, in un'ipotesi ottimistica, seguirebbero la medesima linea: fine di quest'anno, inizio del prossimo. 

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