Lazio, caso de Vrij: scatta il processo per l'hacker informatico

Nei prossimi giorni saranno ascoltati i primi testimoni della difesa. Il fatto risale al 2016 e all'ultima tranche pagata al Feyenoord per...
14.03.2022 09:45 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Lazio, caso de Vrij: scatta il processo per l'hacker informatico
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

RASSEGNA STAMPA - Si svolgerà nei prossimi giorni, con l'ascolto dei primi testimoni della difesa, la prossima udienza del processo contro Alexis Ludwig Levroy. Il 47enne di origine francese e residente in Svizzera è accusato di essere un hacker informatico colpevole di aver truffato la Lazio nell'affare che ha portato Stefan de Vrij a Formello. L'uomo si sarebbe inserito nella comunicazioni digitali tra il club biancoceleste e il Feyenoord e si sarebbe fatto girare su un conto corrente da lui gestito l'ultima rata da due milioni di euro nell'agosto del 2016. Il difensore, arrivato nella Capitale nel 2014, era costato alle aquile otto milioni di euro, da pagare in quattro rate. Secondo quanto ricostruisce l'accusa, nel pagamento dell'ultima rata dell'acquisto del centrale orange ci sarebbe stato un intoppo informatico. L'imputato, per il pm Edmondo De Gregorio, avrebbe agito «in concorso» con persone non ancora identificate, «con artifizi e raggiri», si legge negli atti. Il 47enne, genio dell'informatica, avrebbe contattato il dirigente dei biancocelesti Armando Antonio Calveri utilizzando l'identità digitale della società sportiva olandese, spacciandosi per un top manager. Sarebbe riuscito a inserirsi nelle comunicazioni digitali tra le due squadre per concordare l'acquisto. Per i magistrati, l'imputato si sarebbe introdotto - in via del tutto illecita - nei server del Feynoord, con l'obiettivo di intromettersi nella trattativa in corso tra la società italiana e quella olandese.

Come sottolinea l'edizione odierna de Il Messaggero, l'accusa gli contesta il reato di frode informatica aggravata in concorso con ignoti ai danni del club biancoceleste e del suo segretario generale. La Lazio, intanto, nel processo si è sono costituita parte civile con l'avvocato Gian Michele Gentile. L'indagine della Procura di Roma era scattata dopo la denuncia di Calveri che era rimasto spiazzato quando il Feyenoord ha chiesto informazioni sul mancato pagamento dell'ultima tranche dell'affare de Vrij. In base a quanto ricostruisce il capo d'imputazione, il presunto hacker francese avrebbe fatto tutto questo «sostituendosi ai dirigenti della società calcistica Feyenoord Rotterdam si annota negli atti attraverso telefonate e comunicazioni inoltrate tramite email, apparentemente riferibili agli indirizzi di posta elettronica utilizzati in precedenza dai dirigenti del club olandese». Così, avrebbe «indotto in errore» il dirigente Calveri, facendo versare alla vittima la somma di due milioni di euro a favore di una società di cui era rappresentante legale proprio l'imputato, il cui conto corrente di riferimento era stato aperto per i magistrati «astutamente» nella filiale di Rotterdam dove aveva il conto anche il Feyenoord.