Zoff: "Per Cragnotti ero un uomo Lazio. Ho un grande rimpianto..."

RASSEGNA STAMPA - Per quasi undici anni la vita di Dino Zoff ha coinciso con quella della Lazio, dividendosi tra il ruolo di allenatore e di presidente. Una figura di alto profilo, che come tra i pali anche fuori dal campo ha saputo scrivere la storia, sempre con l'eleganza e il garbo che l'hanno contraddistinto. Nell'intervista a Il Cuoio racconta qualche ricordo amarcord: "Come è nata la scintilla con Gascoigne? In modo semplice. Mi ha fatto disperare e gioire, magari nel giro di cinque minuti. Gli artisti sono questi" spiega. A chi lo etichettava come non amante del bel gioco risponde: "Con me Beppe Signori ha vinto due volte la classifica dei cannonieri. Penso di sapere come portare le mie squadre e i miei attaccanti a fare gol". Infine il suo più grande rimpianto: "Per Cragnotti era un uomo Lazio. Non fu facile tornare in panchina al posto di Zeman e farlo nel 2001 quando Eriksson andò via. Quella stagione fu il mio grande rimpianto”.
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