Beppe Incocciati: "Io a un passo dalla Lazio! Atalanta non decisiva"

Intervistato in esclusiva da Lalaziosiamonoi.it, l'ex attaccante dell'Atalanta ha analizzato il prossimo impegno di campionato dei biancocelesti, svelando anche un retroscena particolare.
19.10.2019 08:15 di Tommaso Guernacci Twitter:    vedi letture
Fonte: Tommaso Guernacci - Lalaziosiamonoi.it
Beppe Incocciati: "Io a un passo dalla Lazio! Atalanta non decisiva"

Una partita già decisiva? Forse sì, forse no. LazioAtalanta tornano a sfidarsi dopo la finale di Coppa Italia vinta il 15 maggio scorso dai biancocelesti di mister Inzaghi. Attualmente sono 5 i punti che separano le due squadre in campionato, con la Lazio costretta a inseguire. All'ottava giornata parlare di sfida decisiva forse è un po' azzardato ma non troppo: la strada per la Champions League passa anche per gli scontri diretti. In vista della sfida dell'Olimpico, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha intervistato in esclusiva Beppe Incocciati, ex calciatore dell'Atalanta (tra le altre) e nel 2000 assessore allo sport per il comune di Fiuggi, sua città natale. 

Di seguito l'intervista completa.

Lazio e Atalanta arriveranno alla partita con cinque punti di distanza a favore dei bergamaschi, che qualora dovessero vincere andrebbero addirittura a +8. È già una partita decisiva per il quarto posto?

"Beh, l'Atalanta da diverso tempo sta attraversando un buon periodo, una squadra che dice sempre la sua per quanto riguarda l'alta classifica. Non credo sia una partita che possa decidere da qui in avanti le sorti per il quarto posto, però l'Atalanta nonostante qualche problema in attacco - vedi l'assenza di Zapata che potrebbe essere un handicap, anche se ci sono delle ottime alternative - è una squadra che arriva da tanti risultati positivi ed è sempre pericolosa. Per la Lazio sicuramente è un bel test, senza ombra di dubbio, e qualora dovesse vincere si avvicinerebbe in classifica (Lazio 11 / Atalanta 16, ndr). Direi che ci sono tutte le condizioni - da entrambe le parti - per portare a casa l'intera posta in palio". 

Martedì prossimo l'Atalanta farà visita al Manchester City per un match praticamente da dentro o fuori. C'è il rischio che gli uomini di Gasperini possano avere la testa già alla gara di Champions League?

"Certamente la gestione della Champions League, per quanto riguarda l'Atalanta, per il momento non è così semplice. Anche perché lo sappiamo: deve incontrare il Manchester City, non una squadra di poco conto. Però non credo venga disturbata più di tanto dall'impegno europeo, resterà molto concentrata sul campionato".

Per alcuni versi Lazio e Atalanta sono due squadre che si somigliano, anche a livello di gioco. In cosa invece i due tecnici, Inzaghi e Gasperini, potrebbero essere simili e in cosa si differenziano?

"Intanto sono due tecnici che lavorano e preparano le proprie squadre attraverso il bel calcio. Lazio e Atalanta sono due squadre equilibrate che propongono un assetto offensivo, giocano per vincere: con le dovute percentuali, non sono condizionate assolutamente dagli avversari. Entrambe hanno in rosa giocatori di alto profilo. Quindi direi ‘sì’, i due allenatori si somigliano. Senza dimenticare il fatto che tutti e due giocano con la difesa a tre".

In casa Atalanta l'assenza di Zapata si farà sentire? 

"Zapata è un giocatore determinante per l'Atalanta. Fino a questo momento ha realizzato sei reti, una in meno di Immobile. Chiaramente viene da sé pensare che mancherà il suo apporto e la sua assenza peserà. Anche se bisogna riconoscere che dietro di lui c'è un giocatore come Muriel. Lo stesso Malinovskyj, che ha realizzato una rete con l'Ucraina nell'ultima gara, è un giocatore di ottimo profilo. Però sono dell'idea che Zapata sia un riferimento e la sua assenza si farà sentire. Staremo a vedere".

Una domanda in ottica Nazionale: nonostante per l'Europeo potrebbe recuperare Chiellini dopo il brutto infortunio, in questo momento quant'è difficile togliere Acerbi dal blocco dei titolari? 

"Acerbi ha esperienza, ha disciplina tattica, è un ottimo giocatore nell'uno contro uno, si muove bene... Certo, Chiellini rappresenta qualcosa in più, ma è anche vero che bisognerà vedere come recupererà dall'infortunio, non tanto dal punto di vista atletico, più che altro a livello psicologico. Senza dubbio Chiellini-Bonucci è una coppia collaudatissima, però Acerbi può ritagliarsi il suo spazio".

Un ricordo, un aneddoto in particolare che la lega alla Lazio? 

"Non ricordo l'anno, però credo che il presidente fosse Calleri... Beh, ero praticamente diventato un giocatore della Lazio. Poi negli ultimi minuti non se ne fece più nulla per una serie di circostanze: questa è sicuramente una cosa che ricordo con piacere. E poi - con dispiacere per tutti i tfosi laziali - durante la mia carriera ho spesso fatto gol alla Lazio (ride, ndr)". 

Si ringrazia vivamente Giuseppe Incocciati per la gentilezza e la disponibilità.

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