ESCLUSIVA RADIOSEI - Bonanni, doppio ex di fede laziale: "Pescara aspetta da anni la Lazio... Che derby a casa di Liverani!"

Ha iniziato con la Roma, nelle giovanili giallorosse, ma è laziale. Viterbese, salto in Grecia, al Panachaiki, poi la redenzione calcistica, il passaggio del Tevere, il dado è tratto, nel 2006 passaggio alla Lazio, di passaggio, appunto. 9 presenze in campionato, poco altro film fino al Bari, nel 2007/2008, 31 presenza e 5 gol, rilancio, buona parentesi a Grosseto, due anni intensi a Pescara, la prossima avversaria biancoceleste. In Abruzzo 58 presenze e 8 gol, un salto in Svizzera, al Lugano, di passaggio ai Grifoni, proprietari del cartellino, e ancora Grosseto. Il 18 agosto 2012 viene iscritto, insieme ad altri suoi ex compagni del Bari, nel registro degli indagati dalla Procura di Bari per frode sportiva riguardo alcune partite sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti. Tutto finito nel dimenticatoio, tutto passato. Massimo Bonanni, sotto l'ala protettiva di Paolo Di Canio: "Sono laziale, ricordate bene.So che l'ambiente non sarà caldo ma caldissimo, a Pescara aspettano questa partita da tempo, a causa problemi tra tifoserie. A livello tecnico la Lazio parte avvantaggiata, il calcio insegna che nome e cognome in campo valgono poco, vince chi ha più voglia, sarà match importante, il Pescara viene da 3 risultati utili, la Lazio deve continuare a fare punti per stare sulla scia delle prime, sarà una bella partita. All'inizio a Pescara è stata dura, la prima cosa che mi hanno rinfacciato è stata la mia lazialità, ma la mia dedizione sul campo ha prevalso, ognuno è libero di tifare la squadra che vuole, io ho fatto del mio meglio a Pescara, è stata una scelta difficile andare via, ho trovato una società, una piazza che mi ha dato tanto. Ero stato costretto ad andare via, ma ho un ottimo ricordo di Pescara, non posso che parlarne bene".
ANNO NUOVO, PESCARA NUOVO - L'anno scorso dominio puro, quest'anno iniziato positivamente: "Ci sono stati molti cambiamenti, sono cambiati gli interpreti, erano un pò partiti con scetticismo, nessuno pensava potessero fare un campionato cosi al di sopra delle righe, io ho visto quasi tutte le partite, mai vista una in cui il Pescara è andata sotto nel gioco e nel risultato, nuovo allenatore, nuova scommessa, ha fatto solo campionati di C, anche se buono, hanno preso giovani di prospettiva, di esperienza, per ora i risultati gli danno ragione, la Serie A è lunga e difficile". Bonanni ha giocato in Svizzera, ma non ha incrociato Petkovic: "Io ti dico la verità ho giocato in Svizzera, non l'ho incrociato, lui ha fatto solo la fine di campionato a Sion, onestamente non si fosse salvato avrebbe fatto male lui, se il Sion non avesse fatto 32 punti di penalizzazione sarebbe stata seconda, non ha fatto un miracolo, io ho visto tutte le partite della Lazio, a parte a Napoli ha giocato ottime partite, con ottime identità di gioco, con interpreti importanti, anche la partita col Genoa è stata sfortunata, loro c'hanno punito".
MAGLIA N.10 - La maglia della Lazio addosso, un sogno: "In tanti anni da calciatore ho trovato quasi sempre bei gruppi, quello uno dei pochi in cui ti posso dire che non ti dico seconda famiglia ma quasi, ho trovato gente più grande e saggia di me, mi hanno accolto benissimo, ero giovane, avevo 23 anni. I risultati hanno dato ragione al gruppo, all'allenatore, un anno importante, è esperienza che porterò per sempre. Indossare la maglia con il numero 10 da tifoso è straordinario. Ti dico che io sono arrivato da Palermo, sono andato in bagno e mi sono visto la maglia addosso. Mi ha fatto una sensazione stranissima, mai e poi mai avrei pensato di indossarla, avevo fatto 10 anni alla Roma, a giugno ero un giocatore della Roma, mi voleva Delneri a Palermo. Nel giro di 6 mesi sono passato dalla Roma alla Lazio, ho avuto anche qualche difficoltà, per me che sono romano, non è da tutti i giorni passare dalla Roma alla Lazio". La Lazio può fare bene: "Io spero che la Lazio possa fare quello che sa fare, hanno tutti voglia di fare bene, è squadra che tecnicamente non è al di sotto di altre squadre, un giocatore come Hernanes lo avrei voluto come compagno, sognavo un centrocampo lui e Liverani, per gli attaccanti sarebbe stato un piacere giocare, davanti la Lazio è messa bene, l'allenatore fa bene a continuare con quel modulo, sta solo a loro, i risultati gli danno ragione, spero facciano una buona gara, anche se non sarà facile". Lulic potrebbe ricordare Bonanni: "Il campionato che ha fatto è stato al di sopra di ogni aspettativa, sicuramente un buon giocatore lo scorso anno ha fatto un campionato inportante, lui dà sempre il 100%, fa sempre cose utili alla squadra, non pensa mai a se stesso, significa che tiene al progetto, alla maglia, spero continui a farlo, può essere uno dei giocatori migliori del campionato".
DERBY - Zeman, la Roma, il derby, tutto nelle parole di Bonanni: "Non mi voglio esprimere su Zeman, non mi mettere in difficoltà rischio il massacro (ride ndr), a Pescara ha fatto qualcosa di straordinario, la Roma ha grandissimi giocatori, che a livello tecnico sono suepriori alla media, Totti, Osvaldo, ma ha incontrato avversari altrettanto forti. Io penso che tutto l'entusiasmo sia nato dall'annata scorsa di Zeman, ha stravinto il campionato, ed è stato giusto pensare in grande, la Roma continua a farmi paura perchè ha un ottimo potenziale, in prospettiva ha squadra che non può essere toccata. Speravo che la Roma fosse sopra in classifica, di solito i derby li vince chi va sotto (ride ndr). Siamo usciti l'anno scorso sull'1-1 con Fabio Liverani, pensavamo fosse finita, mi ha chiamato un amico e mi ha fatto sentire il gol dallo stadio! Fabio? Un grandissimo giocatore, ed è stato il mio capitano. Non posso dirti che è successo in quella casa durante quel derby". Un sogno per qualunque tifoso, giocare con la maglia della Lazio, il numero 10 stampato sulla schiena, il boato della Curva: Bonanni l'ha fatto.