Floccari ha un conto in sospeso col Genoa

06.01.2011 08:12 di  Marco Valerio Bava   vedi letture
Fonte: rassegna stampa a cura de lalaziosiamonoi.it tratta dal Corriere dello Sport
Floccari ha un conto in sospeso col Genoa
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© foto di Federico Gaetano

E’ uno dei pochi che conserva un buon ricordo di Ballardini: lo volle in squadra, lo gettò nella mischia nel primo turno dell’anno 2010 con il Livorno, si affidò a lui per sbloccare la Lazio e fu ripagato a suon di reti. Il grande ex si chiama Sergio Floccari. Due parentesi brevi, due esperienze diverse a Genova col Genoa. Tornerà a Marassi oggi, l’anno scorso siglò il gol che permise alla Lazio di vincere (1-0 di Palacio, poi il pari di Dias, finì 1-2). E’ stato uno degli acquisti più costosi della gestione Preziosi, è uno dei suoi più grandi rimpianti. Tornò in maglia rossoblù dopo tante esperienze vissute altrove, soprattutto dopo aver segnato in due stagioni 20 reti con l’Atalanta. L’iniziò fu entusiasmante: gol al Napoli all’esordio, gol in Europa League con il Valencia. Ma il rapporto con Gasperini non decollò mai e un infortunio ai flessori della coscia destra lo mise ko, da lì in poi fu dura imporsi, nel gennaio 2010 arrivò la chiamata di Lotito. Floccari e il Genoa: la prima volta sbarcò in Liguria nel 2002 (militava nel Faenza in C), giocò solo 9 partite segnando un gol nella stagione d’esordio in B. Floccari e il Genoa, una storia di gol da ex. Ne ha segnati 3 in tutto, uno con la maglia biancoceleste e due con la maglia dell’Atalanta. Non ha mai perdonato.

Genova e il Genoa sono legati al destino di Floccari. Ci è tornato nel luglio 2009 dopo qualche anno passato per i campi d'Italia:«Sono tornato a Genova per chiudere un cerchio. Me lo sentivo anche quando ero altrove, nel mio destino c’era il Grifone. E così eccomi qui»,disse nel giorno della sua presentazione (per gli amanti della precisione aveva vestito la maglia rossoblù nella stagione 2002-2003). Nel Genoa ha giocato con Sculli, sono entrambi calabresi, sono buoni amici. Quando Floccari era fuori perché infortunato, Sculli gli dedicò un gol segnato in Europa:«Credo che Sergio abbia solo bisogno di sbloccarsi, non ha alcun altro problema, deve stare bene e poi vedrete che infilerà una serie di gare in cui segnerà sempre», gli mandò questo messaggio. Sono rimasti in buoni rapporti, avranno modo di salutarsi. Floccari festeggerà a Marassi un anno di Lazio, esordì in biancoceleste il 6 gennaio 2010 e firmò una doppietta al Livorno. Da gennaio a dicembre ha segnato 13 gol in 31 presenze di serie A (8 reti in 17 gare del passato campionato, 5 in 14 partite quest’anno). Sta facendo il bomber, l’assist man, la boa d’attacco, il primo difensore. Non si ferma mai e se potesse concentrarsi solo sulla fase realizzativa di certo riuscirebbe ad aumentare il suo bottino di marcature.

Floccari il bomber purosangue, il ragazzo di Calabria che ha avuto successo. Ha lasciato presto la sua casa e la sua famiglia, è diventato grande ma non ha mai perso l’umiltà che lo contraddistingue. E’ nato a Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, è rimasto legatissimo alle sue origini. E’ un cecchino sotto porta, è amabile nella vita di ogni giorno. Si impegna nella solidarietà, raccoglie fondi da destinare ai bambini africani e spesso fa pervenire tute, borsoni, scarpe, magliette e palloni alle squadre del suo paese e all’oratorio che ospita i ragazzi. Caro Genoa, oggi Sergio sarà “cattivissimo"