Golasa ritorna sul mancato arrivo alla Lazio: "Ero giovane e contornato da persone sbagliate. Ora sono pronto per l'Europa"

Nel febbraio del 2010 era sembrato a un passo dal vestire la maglia biancoceleste. “Golasa alla lazio. Tutto fatto, tutto firmato” recitavano i quotidiani sportivi ed effettivamente la società di Lotito aveva raggiunto l’accordo con il giocatore israeliano che secondo quanto venne poi riportato, al momento della firma era stato tratto in inganno dai suoi consiglieri. Il tesseramento con la Lazio infatti (della durata di quattro stagioni e mezzo ndr) non poteva essere posto in essere visto che il talentuoso mediorientale aveva già sottoscritto un altro contratto con il suo club di appartenenza, il Maccabi Haifa, fino al 2011. La più celebre squadra d’Israele annunciò sin da subito l’intenzione di trattenere il giocatore, tanto da minacciare il ricorso in arbitrato contro la Lazio. Alla fine, nonostante le resistenze della dirigenza biancoceleste, ebbero ragione loro ed Eyal Golasa rimase in patria. Oggi, a distanza di più di un anno, il calciatore è tornato a parlare di quella vicenda in una intervista riportata sul portale tedesco spox.com/de, non escludendo un suo prossimo approdo in Europa: «Quel che è stato è stato. Ero ancora molto giovane e ho agito sotto l’influenza di persone che non hanno prestato attenzione a quello che era meglio per me. Ora mi sento pronto per andare in Europa ma attualmente penso solo al mio club, il Maccabi Haifa». Dopo quello che è successo difficile pensare a un ritorno di fiamma per quello che, dopo Yossi Benayoun, è considerato il maggior talento uscito da Israele negli ultimi anni, ma nel calcio mai dire mai, e poi è risaputo che tutte le strade portano a Roma.